Soddisfazione del PSD per il report del Fondo Monetario Internazionale su San Marino

Soddisfazione del PSD per il report del Fondo Monetario Internazionale su San Marino

La bontà delle scelte di governo adottate nella legislatura che volge al termine è stata confermata da un valutatore serio e imparziale qual è il Fondo Monetario Internazionale.

Lo sostiene il PSD, che in comunicato spiega: “L’analisi condotta dal Fondo restituisce la fotografia di un paese che non ha criticità emergenziali, con performance migliorate del settore servizi, al quale è da aggiungere il settore turistico, con una gestione delle finanze pubbliche ordinata ed in salute, con una prospettiva concreta di ulteriore crescita dovuta all’ingresso nel Mercato Unico Europeo, conseguenza dell’Accordo di Associazione.

Nel 2019 la situazione non era affatto questa, allora vi erano gravi problemi per Cassa di Risparmio e per l’intero settore bancario a seguito del disastro di CIS e delle vicende della Banca Centrale del 2017-2018. Da allora si è proceduto ridando fiducia agli organi di controllo ed approvando soluzioni risolutive e apprezzate anche dal Fondo, quale l’irredimibile e la creazione del veicolo di gestione dei crediti non performanti (NPL), l’altro grosso fardello che ora non intralcia più la strada verso una ripresa del settore bancario e finanziario, unica vicenda su cui c’è ancora da lavorare, ma non per affrontare crisi bancarie, bensì per riuscire a sfruttare tutte le opportunità offerte dalla Libera Circolazione dei Servizi e dei Capitali, conquista che avrà bisogno di tanti adeguamenti normativi e di innalzamento della qualità del settore bancario e finanziario.

Rispetto al resto dell’economia sammarinese, il FMI riconosce uno stato di salute molto robusta, con un mercato del lavoro in crescita anche negli ultimi mesi, con conseguenza una disoccupazione ai minimi storici.

Il PSD recepisce con grande attenzione però anche le raccomandazioni sul consolidamento fiscale e sul miglioramento della efficienza della spesa e inquadra tali valutazioni in un quadro analitico complessivo che deve prevedere una ricognizione del sistema fiscale in ordine alla sua equità ed efficacia a 10 anni dalla approvazione della riforma presentata da Claudio Felici, che ci permise di chiudere dei contenziosi con l’Italia, allinearci agli standard internazionali e di conseguenza, uscire dalla black list.

La prospettiva concreta, per la prima volta, di una espansione, di una apertura di nuovi mercati, dovuta all’Accordo di Associazione è l’elemento più innovativo di questa campagna elettorale ed il PSD intende porre al centro dell’attenzione non solo l’opera di adeguamento necessaria per aderire alle direttive del Mercato Europeo, altresì la facilitazione delle tante possibilità di sviluppo date dalla fine della discriminazione e della perdita di competitività data dell’essere considerati extracomunitari”.

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