“Stretch the Edge” a San Marino il 22 e 23 giugno 2023

“Stretch the Edge” a San Marino il 22 e 23 giugno 2023

L’Università degli studi della Repubblica di San Marino si candida come riferimento nel panorama accademico internazionale per l’analisi e il supporto delle piccole città fortificate e dei microterritori che vogliono riaffermarsi attraverso nuove identità, scopi e funzioni.

Questo è l’orizzonte di “Stretch the Edge”, un simposio che giovedì 22 e venerdì 23 giugno 2023 raccoglierà nella sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, nel centro storico del Titano, accademici da diversi continenti, rappresentanti istituzionali e non solo.

In collaborazione con la Beijing City University e l’Ateneo di Bologna, il programma dell’evento prevede gli interventi di figure come Agostino Riitano, direttore di Pesaro Capitale Italiana della Cultura per il 2024, e gli architetti Helena Casanova e Pablo Sendra: la prima, fra le altre cose, è autrice del libro “Public Space Acupuncture”, mentre il secondo ha scritto con Richard Sennett “Progettare il disordine – idee per la città del XXI secolo”.

Insieme a loro studiosi da istituzioni accademiche come il Politecnico di Milano, l’Università Iuav di Venezia e l’Ateneo Vanvitelli della Campania, a formare una lista di relatori che include Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli.
Proprio nel comune in provincia di Pisa, indicato fra gli esempi virtuosi grazie a una serie di iniziative che hanno coinvolto una discarica trasformata in un museo a cielo aperto, sono parte integrante del borgo i lavori dell’artista Vittorio Corsini, rappresentante del Titano alla Biennale di Venezia attualmente in corso.

“L’evento – affermano gli organizzatori di ‘Stretch the Edge’ – intende indagare come la disciplina del Design possa essere uno strumento utile per la riattivazione dei territori collocati nelle aree interne, racchiusi da barriere naturali o fortificazioni artificiali. A causa di dimensioni, morfologia, caratteristiche ambientali o antropiche, presentano talvolta notevoli criticità. Ma proprio questi aspetti spesso unici li differenziano l’uno dall’altro contribuendo a identità che li rendono socialmente, economicamente e ambientalmente attraenti. In ciò risiedono concrete possibilità per lo sviluppo naturale, urbano e rurale attraverso un miglioramento, una rivalutazione, rielaborazione e sistematizzazione nei futuri processi di ripopolamento e insediamento comunitario”.

Il simposio, curato dai corsi di laurea in Design dell’Ateneo sammarinese con la partecipazione dell’Istituto Confucio, rappresenta la nuova fase di un percorso che ha visto l’Università di San Marino mappare, nei mesi scorsi, circa 150 realtà da Paesi come Belgio, Vietnam, Cina e Spagna, presto disponibili su una piattaforma dedicata e destinate ad arricchirsi grazie alla due giorni di giugno.

Maggiori informazioni sul sito web stretchtheedge.unirsm.sm.

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