“Tra presente e futuro della chirurgia robotica”, apprezzata la tavola rotonda sanitaria a San Marino

“Tra presente e futuro della chirurgia robotica”, apprezzata la tavola rotonda sanitaria a San Marino

“Non stiamo parlando di un’innovazione, ma di una novità, che permetterà alla Repubblica di San Marino e al suo Istituto per la sicurezza sociale di poter attrarre nuovi professionisti, di accrescere le competenze delle eccellenti professionalità di cui già dispone e di poter fare rete con le strutture sanitarie che circondano il suo territorio”.

Con queste parole il direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale, Francesco Bevere, ha aperto questa mattina, all’interno dell’Aula Magna dell’Università degli studi della Repubblica di San Marino, la tavola rotonda “Tra presente e futuro” dedicata alla chirurgia robotica. Lo riporta una nota congiunta della segreteria di Stato per la Sanità e l’Istituto per la sicurezza sociale.

Ad introdurre l’evento è stato il saluto del segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, Roberto Ciavatta: “Gli investimenti in innovazione, dalla diagnostica alla strumentazione operativa e terapeutica, risulteranno sempre più decisivi per garantire una crescita strategica del nostro sistema sanitario, fare rete con gli ospedali del circondario e accrescere la professionalità dei nostri operatori. Non possiamo sottrarci a quello che sta accadendo in tutto il mondo, dove gli investimenti in sanità sono sempre più consistenti, soprattutto dopo i due anni di pandemia. Ringrazio quindi tutti gli ospiti qui presenti e sono sicuro che, grazie all’eccellente lavoro del direttore Francesco Bevere, la Repubblica di San Marino potrà presto fregiarsi di aver creato un nuovo settore d’eccellenza”.

A coordinare i lavori e presentare la lunga serie di esperti del settore intervenuti nel dibattito è stato il direttore della Uoc di Chirurgia dell’Iss, Giovanni Landolfo.
In particolare, nel suo intervento, ha fornito un lungo elenco di vantaggi che l’ausilio del robot chirurgico, può garantire, a fronte dei costi che la stessa tecnologia richiede: ampliamento delle capacità dell’operatore, maggiore velocità nelle procedure, diminuzione dell’invasività degli interventi e aumento della precisione, migliore interfaccia utente, minori preparazioni nell’allestimento della sala operatoria e soprattutto una migliore qualità dell’intervento a favore del paziente che avrà una degenza ridotta e in molti casi, una riduzione del dolore post operatorio.

Si sono poi susseguiti gli interventi di veri luminari del settore, tra cui Elio Jovine, professore all’Università di Bologna e direttore del dipartimento Chirurgie Sperimentali dell’Ospedale Sant’Orsola; il professore Michele Gallucci dell’Università “La Sapienza” di Roma e già dirigente medico della Uoc di Urologia del Policlinico Umberto I di Roma; Piergiorgio Solli, direttore dell’Uoc di Chirurgia Toracica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna; Francesco Facciolo, professore dell’Università “La Sapienza” e direttore di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma; Enrico Vizza, professore all’Università “La Sapienza” e presidente della Società italiana di endoscopia ginecologica; Paolo Marchetti, professore ordinario di Oncologia Medica all’Università “La Sapienza” di Roma; Antonella Rossetti, specialista anatomopatologa, co-fondatrice e capo medico del Genomic Consulting di Roma.

Tutti gli intervenuti hanno spiegato alla numerosa platea di medici e interessati presenti l’esperienza clinica maturata in sala operatoria con l’utilizzo del robot chirurgico, ciascuno per il proprio campo di applicazione e specializzazione medica di riferimento.

A conclusione dell’intensa mattinata di lavori, Bevere ha annunciato un nuovo appuntamento scientifico, nel mese di settembre sempre nella Repubblica di San Marino, durante il quale saranno approfonditi gli aspetti della chirurgia robotica, allargando l’ambito di discussione alla radioterapia.

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