Il processo
Biagioli (loop ricusazioni) è stato assunto come emblema della cattiva gestione della macchina della giustizia nella Repubblica di San Marino.
Però a una sentenza (processo iniziato nel settembre 2007) comunque si è arrivati nell’aprile 2012.
E si è arrivati prima della prescrizione.
Per Banca del Titano il processo contro il direttore Adriano Pace (e due clienti) per truffa avviato nel 2006 (procedimenti penali riuniti n.1013-1041) non ha dato risultati: la sentenza di primo grado pronunciata nel maggio del 2011 è stata annullata nel novembre dello stesso anno.
La settimana scorsa si è diffusa la notizia della prescrizione.
Ed è andata ancor peggio, riguardo la stessa Banca del Titano, per l’azione di responsabilità verso amministratori e sindaci.
Il processo non è mai partito.
Viene da pensare che quest’ultimo processo non sia mai partito a causa della cosiddetta ‘immunità giudiziaria‘ di fatto prevista nell’atto di cessione della Banca, stipulato in data 25 ottobre 2007, con l’avallo di Banca Centrale.
Eppure il caso Banca del Titano avrebbe dovuto essere all’attenzione anche delle autorità politiche, in primis dei Segretari di Stato alla Giustizia, visto che il danno ricevuto dallo Stato ammonta a oltre 16milioni di euro (c’è chi dice 30).
Ancora non stato recuperato un euro.
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