Lionello Mancini di IlSole24Ore ha titolato nei giorni scorsi: Legalità. I costruttori di Assimpredil alzano il tiro per evitare infiltrazioni mafiose nei cantieri / Patto anti-mafia per l’edilizia / De Albertis: “Tessuto sano che merita di essere tutelato”
Insomma a Milano sono in primis gli imprenditori edili a mettere a punto un elenco corposo di provvedimenti e impegni che la categoria assume per sottrarre l’economia di un pezzo importante di Lombardia alle mire dei clan calabresi.
A San Marino?
Martedì 19, nella consueta settimanale conferenza stampa del Congresso di Stato, è stato detto che il governo di San Marino combatterà le infiltrazioni mafiose creando una commissione di indagine permanente, un osservatorio ad hoc, un comparto investigativo specializzato, eccetera.
Di fatto, dai governanti, non è stato indicato nulla sul piano operativo nemmeno per il settore edilizio, il più esposto, dove almeno si potrebbe fare un po’ di luce con interventi di comune buon senso: censimento edilizio, riforma del catasto, chiesti, ora, dagli stessi imprenditori sammarinesi.
Anzi a distanza di due giorni, precisamente giovedì 21 aprile, i governanti hanno preso – in segreto! – una decisione (abbinamento residenza – proprietà) che va in senso opposto come ha fatto rilevare ieri Augusto Gatti, Asdico.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese