San Marino, Mps. Nuovi sviluppi, banda 5 per cento

San Marino, Mps. Nuovi sviluppi, banda 5 per cento

Sara Monaci di IlSole24Ore: Ci sarebbe una sola società con sede in un paradiso fiscale che avrebbe fatto da centrale per tutte le operazioni illecite /

Mps, si allarga l’inchiesta sulla truffa /

I Pm guardano anche ai mercati offshore per trovare il tesoretto della «banda del 5%»

 (…) … ci sarebbe una sola società (o due-tre organizzate da un’unica mano) che avrebbe funzionato da centrale per tutte le operazioni, e che quindi accomunerebbe tutti i 7-8 manager appartenenti alla cosiddetta “banda del 5%”, il gruppo di professionisti che in oltre dieci anni avrebbe fatto la “cresta” alle operazioni di finanza derivata e strutturata dentro il Monte dei paschi di Siena, approfittando della complessità dei prodotti e servendosi di società esterne alle banche. Per loro è scattata da mesi l’accusa di truffa, appropriazione indebita e associazione a delinquere. Secondo le prime ricostruzioni le retrocessioni delle commissioni sarebbero state dirottate in questa società-centrale, con sede in un paradiso fiscale, e da lì sarebbero state girate e messe in sicurezza a San Marino. In alcuni casi c’era anche un successivo passaggio intermedio verso la Repubblica di Vanuatu, con un seguente rientro a San Marino.

(…) Per quanto riguarda invece il vice di Baldassarri, Toccafondi, il funzionario di Mps Antonio Pantalena e gli altri manager della società Enigma, il paese di riferimento per il riciclaggio sarebbe stato San Marino. Le ricchezze venivano tenute dentro la banca locale Smi, sulla cui organizzazione i procuratori starebbero facendo approfondimenti.

(…) Complessivamente il denaro scudato e bloccato in Italia, tra Svizzera e San Marino, è pari a 40 milioni, su 46 milioni totali sequestrati dalla procura di Siena. 

 

 

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