Il presidente della Fipe Confcommercio: «Ho il ristorante chiuso da un anno perché non è stato possibile usare la terrazza all’esterno»
Senza “dehors” i pubblici esercizi non possono affrontare la stagione estiva e soprattutto il suolo pubblico non deve essere pagato al cento per cento. Lo denuncia Gaetano Callà, presidente provinciale della Fipe Confcommercio che per fare capire meglio la situazione porta alla luce il suo caso personale: «Da un anno e più il mio ristorante è chiuso perché il nuovo lungomare nord non ha più reso possibile aprire lo spazio esterno del mio ristorante – spiega – in estate si lavora all’esterno, i clienti vogliono stare nei dehors».
Per fronteggiare l’emergenza Covid il Comune ha inaugurato il progetto “Rimini open space”. In sintesi: bar, pub e ristorante possono compensare la perdita di posto all’interno allestendo terrazze esterne senza pagare il suolo pubblico. La fine dell’emergenza, però, impone al Comune equilibri di bilancio e quindi il suolo pubblico si deve pagare. Si tratta di capire in quale misura. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna