A scuola di formazione politica con i Giovani democristiani di San Marino. Il nuovo ospite è Flavio Felice

A scuola di formazione politica con i Giovani democristiani di San Marino. Il nuovo ospite è Flavio Felice

Domani nuovo appuntamento con la Scuola di Formazione Politica dei Giovani democratico cristiani della Repubblica di San Marino.

Da un comunicato dei Giovani democristiani di San Marino si apprende che “Flavio Felice, relatore della prossima puntata di Scuola di Formazione Politica Gdc di mercoledì 29 novembre 2023, colloca la visione dell’economia nella tradizione del pensiero democristiano nelle varie dimensioni della persona, dello Stato e della società civile”.

Felice sottolinea “come nella varietà in cui le politiche economiche in questa tradizione si esprimono: in particolare la centralità della persona è il criterio distintivo che coniuga i valori cristiani con il principio della libertà; così essi sono una proposta di equilibrio sociale anche, e forse soprattutto, in tempi di un articolato pluralismo culturale-sociale”.

Grazie alla disponibilità di Flavio Felice, professore ordinario di storia del Pensiero Politico all’Università del Molise, e del moderatore Markus Krienke, ecco un breve botta e risposta di introduzione alla serata.

Da giovani impegnati in politica consideriamo il tema dell’economia di centrale importanza anche nella luce degli accordi sammarinesi con l’Europa. Quali indicazioni possiamo trovare nella tradizione dei politici democratico cristiani?

“La democrazia cristiana è una tradizione ricca e plurale con numerose esperienze democratiche e diversi approcci alla soluzione dei problemi economici. Esiste però un denominatore comune, la linea rossa, che unisce queste esperienze. Il fine dell’agire economico è la persona umana, entità unica e irripetibile, capace di riflessione e di scelta. Le relazioni sono fondamentali in questo processo, a partire da quelle familiari fino agli ambiti più remoti, come le autorità politiche e amministrative. La linea rossa può influenzare profondamente le decisioni politiche e persino le politiche economiche. La prospettiva personalistica, che si concentra sull’azione civile in tutte le sue dimensioni, comprende la politica e l’economia ma non esclusivamente o primariamente. L’esperienza democratica del mondo cristiano non richiede necessariamente un’unica soluzione. Si tratta invece di interpretazioni diverse del ruolo dello Stato in relazione al bene comune. Lo ‘Stato’ è il nome dell’istituzione che organizza la pubblica amministrazione. In entrambi i casi il bene comune è sintetico e finalistico, mentre nel secondo è metodologico e basato su regole di gioco comunitarie”.

Come mai l’economia sociale di mercato è diventata il “marchio” principale della Cdu in Germania e poi “obiettivo dell’Unione europea” nel Trattato di Lisbona 2007?

“Il successo dell’economia sociale di mercato in Germania può essere attribuito alla convergenza di due ideali politici ideali che condividevano il desiderio comune di avvicinare la Germania alla comunità internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le culture cristiana e cattolica hanno contribuito allo sviluppo della prima fase di risoluzione delle controversie sociali della Chiesa. I due filosofi concordano sul fatto che la causa principale del disordine politico è la discrezione politica, che diventa prevalente quando si perde l’attitudine a mettere in discussione i critici. La scienza economica, politica e giuridica non dovrebbe giudicare il potere ma piuttosto individuare possibili errori e soluzioni ai problemi politici ed economici. Questo principio è stato incorporato nelle regole di integrazione europea e viene presentato come un modello per l’Unione europea”.

In Italia si parla spesso di economia civile. Come si rapporta questo modello di economia a quella sociale di mercato?

“Il concetto di ‘economia civile’ non è nuovo ed è spesso associato all’opera dell’illuminismo italiano del XVIII secolo. Mentre le teorie mercantilistiche offrivano una soluzione al problema economico nel ruolo dello Stato, esiste una ricca tradizione di pensiero che investe nel ruolo della società civile, come realtà più ampia e interessante. Questa è una nozione essenziale per comprendere il Mes, poiché critica la tendenza ad agire arbitrariamente da parte delle istituzioni politiche. Il Mes esprime l’assetto teorico che consente di comprendere le dinamiche dell’economia civile, dove lo Stato regola la concorrenza”.

“Questi saranno quindi i temi della terza puntata di Scuola di Formazione Politica dei Gdc incentrata sul ruolo dell’economia nel mondo di oggi in un’ottica democratico cristiana. Un appuntamento imperdibile che potrà essere seguito in diretta sulla piattaforma Zoom o sul canale Facebook dei Gdc”, dichiara infine il movimento giovanile del Partito democratico cristiano sammarinese.

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