Rinnovato a San Marino il contratto collettivo Pa, il governo assicura “passi in avanti su welfare e meritocrazia”

Rinnovato a San Marino il contratto collettivo Pa, il governo assicura “passi in avanti su welfare e meritocrazia”

Nuovo contratto collettivo di lavoro per il pubblico impiego della Repubblica di San Marino; il governo assicura importanti passi in avanti su welfare, sistema assistenziale e meritocrazia.

Il Congresso di Stato e le organizzazioni sindacali “hanno siglato, ieri, il rinnovo al contratto collettivo di lavoro del pubblico impiego per il periodo 2022/2024“, riporta il comunicato del governo della Repubblica di San Marino.

Si tratta di “un’iniziativa che prevede per i lavoratori importanti tutele e che tiene conto del benessere lavorativo, di importanti passi in avanti in termini di welfare, sistema assistenziale e di riconoscimento del merito oltre che di tutte quelle esigenze rappresentate dai lavoratori nei numerosi incontri che hanno portato all’importante risultato”.

BENESSERE LAVORATIVO, FAMIGLIA

Il nuovo contratto prevede “una flessibilità in entrata e uscita dal posto di lavoro (dalle 8 alle 8.30) e intervalli facoltativi fino a 10 minuti per la pausa breve da effettuarsi in ufficio compresa nell’orario di lavoro e fino a 30 minuti per la pausa pranzo da recuperare a fine giornata; stabilisce priorità per l’accesso al part time per motivi personali ai lavoratori già dipendenti che abbiamo nel loro nucleo famigliare minori o persone con disabilità o non autosufficienti e qualora sussistano gravi motivi familiari”.

Il part time post-partum “potrà essere articolato su 18, su 24 o su 30 ore settimanali e in caso di reclutamento del soggetto avente al momento dell’assunzione, titolo per l’accesso al part-time post-partum non si applica il periodo di preavviso di sessanta giorni”.

Il congedo per gravi motivi familiari (ex aspettativa) “sarà riconosciuto anche per periodi inferiori ai sei mesi, ai dipendenti pubblici con rapporto di lavoro sia a tempo indeterminato che a tempo determinato (i motivi famigliari dovranno essere certificati, dal medico curante, per gravi patologie, permanenti e temporanee che richiedono l’assistenza continuativa del familiare, in capo a genitori, figli, nipoti/nonni, fratelli, suoceri o figlio del coniuge, o in capo al coniuge o conviventi o soggetto unito civilmente)”.

La durata minima dell’aspettativa è pari a 6 mesi mentre la durata massima è pari a 3 anni nel quinquennio, con il massimo di 6 anni nella carriera lavorativa (prevista la riassunzione in servizio a tempo pieno sul medesimo profilo di ruolo e nella medesima unità operativa).

FLESSIBILITÀ, STRAORDINARI, REPERIBILITÀ

Il monte ore complessivo per flessibilità e lavoro straordinario “ammonterà a 140 ore annuali e si distinguerà in flessibilità programmata a recupero (annuale o semestrale) e flessibilità straordinaria a recupero alla pari delle ore in eccedenza entro 8 mesi”.

Per le prestazioni di lavoro straordinario rispetto alle attuali maggiorazioni, “è riconosciuto il 200% in caso di lavoro straordinario prestato nel giorno di Natale anche se cade di domenica”.

Il “lavoro straordinario” è “attivabile solo nei casi in cui il dirigente attesti sotto la sua responsabilità che il solo utilizzo della flessibilità a recupero non consenta l’efficace gestione dei carichi di lavoro”.

Il nuovo contratto collettivo “prevede inoltre regole certe per il ‘regime di pronta reperibilità’ con un monte ore massimo pari a 120 ore non ricompreso nel monte ore flessibilità/straordinario”.

Il lavoratore “avrà sempre diritto (anche se non è obbligato) a un giorno di riposo da recuperare quando il periodo di reperibilità copre la domenica o il giorno di riposo settimanale”.

In più, “in alternativa alla remunerazione quale ‘lavoro straordinario’, il lavoratore può richiedere la ‘flessibilità straordinaria a recupero'”.

La prestazione “deve essere garantita entro 30 minuti fatta salva eventuale deroga, autorizzata, sino al massimo di un’ora”.

CONGEDO (FERIE)

Il nuovo contratto “stabilisce una completa equità fra lavoratori per quanto riguarda le ferie con un monte ore complessivo pari a 187 ore e 12 minuti a copertura dell’intera giornata lavorativa con periodi massimi effettuabili, aumentati dagli attuali 6 a 8 e superabili in accordo col dirigente”.

E ancora: “Permessi straordinari per un totale di 36 ore e permessi per legge n.173/2018 pari a 14 ore e 24 minuti ai quali si aggiungono le ore di permesso aumentate da 12 a 14 ore e 24 minuti”.

Il personale precario “avrà la possibilità di richiedere un congedo (ex aspettativa) per gravi motivi familiari e ha diritto a 15 giorni lavorativi di ferie durante il primo anno di servizio, 20 giorni lavorativi durante il secondo anno di servizio, 26 giorni lavorativi dal terzo anno di servizio”.

Inoltre, “potrà fruire dei permessi straordinari interamente e non più a maturazione, dal 61esimo giorno di servizio; in caso di cessazione del servizio, i diritti usufruiti in eccesso saranno automaticamente trasformati in ritenute sullo stipendio”.

INCOMPATIBILITÀ

“Verranno attenuate le incompatibilità previste per i pubblici dipendenti che svolgono attività scientifiche, artistiche, culturali, artigianali e di docenza o formazione sul lavoro che abbiano caratteristiche di occasionalità e temporaneità e che non comportino il percepimento di compensi, oltre ai rimborsi spese documentati, sino alla somma di euro 5.000”.

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

Il testo “prevede la valutazione della prestazione del dipendente e la valorizzazione del merito con verifica annuale in capo al consiglio di dipartimento”.

Il dipendente valutato “redige una scheda di autovalutazione che è oggetto di confronto con il dirigente nell’ambito di colloquio e ha facoltà di fare annotare e sottoscrivere le proprie osservazioni; qualora non condivida la valutazione, può impugnare la stessa avanti alla commissione pubblico impiego”.

La valutazione del merito “prevede la retribuzione di risultato in favore dei dipendenti rientranti nel nuovo regime retributivo, in un’unica soluzione, in esito alla valutazione annuale”. Con riferimento al piede retributivo mensile, “è fissata nel 2% per la valutazione di ‘eccellente’, 1,5% per ‘ottimo’ e 1% per ‘buono’”.

La valutazione del merito “sarà inoltre determinante per gli avanzamenti di carriera”.

PROFILI DI RUOLO SANITARI

“Disposizioni particolari per i profili di ruolo sanitari (Iss) prevedono la retribuzione di posizione prevista al 7° anno di anzianità specifica sui profili sanitari di VII grado da individuare sulla base di specifici indicatori con un importo mensile minimo di euro 150,94 e massimo di euro 297,31. Gli infermieri ‘nuovo regime’ saranno assunti direttamente al VII grado con riconoscimento delle componenti retributive differenziate mentre gli infermieri ‘vecchio regime’ si vedranno alzare l’indennità nei medesimi termini previsti per gli infermieri ‘nuovo regime’; in ogni caso per gli infermieri di entrambi i regimi la componente retributiva indennitaria sarà puntualmente definita con contrattazione di secondo livello sulla base dei differenti fattori di criticità e complessità delle diverse aree di assegnazione presso l’Iss come definite dall’Atto Organizzativo”.

Inoltre, “per favorire il reclutamento di infermieri e di operatori socio-sanitari (oss), è prevista la possibilità di superare il tetto massimo del 2% del budget per la valorizzazione del merito in favore dei dipendenti ‘nuovo regime’ allo scopo di allineare il complessivo trattamento retributivo”.

RETRIBUZIONE

“Il ‘salario d’accesso’ durerà al massimo 12 mesi (e non più 24) e la retribuzione mensile sarà pari al piede retributivo decurtato del 15% per il primo semestre e del 10% per il secondo semestre; complessivamente gli aumenti retributivi da calcolarsi sulla paga base e sugli scatti di anzianità prevedono un aumento del 6% nel triennio (1,5% nel 2022, 2,5% nel 2023 e 2% nel 2024); per il lavoro ordinario sono previste iniziative di consolidamento delle maggiorazioni per lavoro ordinario in giornate da eseguirsi la domenica e in giornate festive (25% domenica o festivi che cadono nella giornata di domenica ad esclusione del Natale, 200% per servizio ordinario nei festivi infrasettimanali e 200% per il Natale ancorché cada di domenica)”.

L’indennità di reperibilità “passa dagli attuali 1,49514 all’ora a 1,65 all’ora”, mentre il nuovo trattamento retributivo “prevedrà una retribuzione con profili di ruolo a 9 gradi e 7 scatti di anzianità anziché 10 con maturazione biennale”.

I segretari di Stato, Gian Nicola Berti, Teodoro Lonfernini, Marco Gatti, Mariella Mularoni e Andrea Belluzzi, “hanno presentato oggi le principali novità del contratto collettivo per il pubblico impiego discusse con le organizzazioni sindacali compiacendosi per il risultato e per le modalità di sistema attraverso il quale si è raggiunto”.

Dai membri del Congresso di Stato “è emersa chiara la volontà di raggiungere risultati condivisi anche sui temi al momento rimasti fuori dalla contrattazione”.

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