Accordo sul lavoro a San Marino, soddisfatto il segretario Lonfernini

Accordo sul lavoro a San Marino, soddisfatto il segretario Lonfernini

“Grazie all’intervento della segreteria di Stato al Lavoro, i sindacati e gli imprenditori trovano un punto d’incontro e un nuovo clima su questioni divisive. L’accordo sul lavoro a tempo introduce nuove norme e tutele”.

Lo assicura il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, sottolineando in un comunicato che “erano mesi che le parti in causa attendevano una soluzione a questioni spinose sulla cosiddetta ‘flessibilità’ e, grazie alla mediazione della segreteria di Stato per il Lavoro, si è riusciti a raggiungere un decreto delegato che rappresenta un punto di sintesi e che verrà a breve posto in votazione in Aula consiliare”.

Sempre Lonfernini afferma che sono “soddisfatti tutti gli interlocutori che sottolineano l’eccezionalità del risultato raggiunto, per la prima volta accolto all’unanimità”.

Il nuovo intervento normativo, “previsto dalle deleghe inserite agli articoli 17, 19 e 24 della legge 9 dicembre 2022 n. 164, iva a regolare tre aspetti basilari e contestualmente risponde alle nuove esigenze che avanzano nel rapido processo di cambiamento del mercato del lavoro: da una parte soddisfa le associazioni datoriali, che invocavano maggiore flessibilità per garantire la necessaria competitività delle loro aziende, dall’altra appaga le organizzazioni sindacali che rivendicavano adeguate tutele dei lavoratori, per evitare ogni possibile forma di abusi e storture”.

E ancora: “Con una serie di emendamenti, frutto di una lunga e complicata contrattazione si sono potute definire precise disposizioni che disciplinano i rapporti di lavoro a tempo determinato, temporaneo e stagionale, come pure i distacchi, con conseguenti ricadute positive non solo sul mercato del lavoro ma anche sull’attrattiva generale del sistema economico della Repubblica e il suo allineamento agli standard europei”.

Lonfernini, nello stesso comunicato lungo due pagine, spiega che “salirà da 18 a 24 mesi il termine massimo per i contratti a tempo determinato, con una maggiorazione contributiva del 3% dal dodicesimo al diciottesimo mese, proprio per evitarne l’abuso”.
Maggiorazione “rimborsabile con il passaggio a ‘tempo indeterminato’”.

E non è finita qui: “Sempre per contrastare la precarietà, il termine massimo verrà calcolato su quattro anni di lavoro svolto con mansioni analoghe. Inoltre, il lavoratore in servizio da più di sei mesi potrà usufruire di un diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato o indeterminato previste dalla stessa azienda. Diritto che si estende anche a chi sarà disoccupato dopo la scadenza del contratto a tempo determinato”.

Il segretario di Stato per il Lavoro, inoltre, rimarca che è stato “fissato per legge anche il limite dei contratti a termine, che non potranno superare il 25% di quelli a tempo indeterminato, con possibili deroghe riservate per le piccole imprese e per il primo anno di attività”.

Il decreto delegato “introduce anche importanti novità sugli ammortizzatori sociali: con l’accesso alla mobilità per i lavoratori a tempo determinato occupati per più di diciotto mesi nell’arco di due anni, e un nuovo criterio di calcolo della disoccupazione, per chi avrà lasciato l’azienda precedente e sarà stato licenziato dalla nuova”.

Nuove norme “anche per i distacchi, per i quali cesseranno forme di discriminazione economica: i dipendenti di aziende italiane in forza a San Marino avranno diritto alle stesse retribuzioni dei loro collegi residenti: scenderà poi dal 15 al 10% la quota di distacchi consentiti mentre il ricorso al lavoro interinale non potrà protrarsi oltre i sei mesi”.

“È la dimostrazione – commenta infine il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini – che il sistema quando vuole riesce a dialogare, a lavorare in sinergia, a produrre le pagine più edificanti per il nostro Paese. Una maturità e un nuovo clima di cui c’è oggi assoluto bisogno e che dovrebbe rappresentare un esempio da seguire anche in altri settori dello Stato”.

L’auspicata approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale del decreto delegato, “emendato con la condivisione delle parti, consentirà di segnare un passaggio determinante nella ricerca di competitività e attrazione del sistema economico sammarinese nel solco della tutela dei diritti dei lavoratori”.

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