Ampliamento aviosuperficie: ruspe nella notte a Torraccia, residenti furiosi le mandano via – VIDEO

Ampliamento aviosuperficie: ruspe nella notte a Torraccia, residenti furiosi le mandano via – VIDEO

Tensione ieri sera all’aviosuperficie di Torraccia, nel Castello di Domagnano a San Marino.

Dopo cena è arrivato nella strada che conduce alla pista d’atterraggio un camion con a bordo un grosso escavatore. I residenti, che nei giorni scorsi hanno dato vita al comitato civico Torraccia contro il progetto di ampliamento, si sono subito recati sul posto per protestare contro quella che ritengono un tentativo di forzare la mano e di iniziare i lavori.

Sui social spiegano che il tentativo di scarico di un escavatore in piena notte davanti all’aerodromo era il primo passo per l’inizio dell’asfaltatura. Per il comitato si è trattato di un “atteggiamento di forza alquanto discutibile e inspiegabile, non avendo ancora ricevuto risposte dal Governo sulle richieste avanzate”.
Come testimonia il video che il comitato ha diffuso in rete, sono intervenute anche le forze dell’ordine per evitare che gli animi si scaldassero troppo. Sul posto anche un rappresentante dell’AASLP e il Segretario di Stato al Territorio Stefano Canti, “con il quale – spiega il comitato – i cittadini hanno avuto un acceso ma rispettoso dibattito” a seguito del quale è stato deciso di fermare lo scarico e incontrare il Comitato in Segreteria questo venerdì. 
Alle ore 22:45 il camion è tornato indietro con il proprio carico.
A sinistra il segretario di Stato Canti a confronto con i cittadini di Torraccia

 

L’asfaltatura della pista, oggi in terra battuta, e il possibile allungamento sono al centro dell’accordo tra il governo di San Marino e il Fondo saudita per lo sviluppo, incentrato sulla cooperazione nel campo degli investimenti infrastrutturali. Tra gli investimenti al momento solo ipotizzati, spiccano, appunto, i 29 milioni di dollari per finanziare la nuova aviosuperficie di Torraccia.

Un progetto che i residenti respingono per “evitare un ulteriore spreco di denaro pubblico e un ulteriore indebitamento dello Stato e, conseguentemente, della cittadinanza”.

La protesta ha prodotto gli effetti sperati dai cittadini furiosi: alle 22.45 le ruspe se ne sono andate. Almeno per ora.

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