Anche a San Marino nasce il partito dei contrari all’obbligo vaccinale

Anche a San Marino nasce il partito dei contrari all’obbligo vaccinale

Alle prossime elezioni politiche a San Marino ci sarà anche il partito dei contrari all’obbligo vaccinale, sulla scia di quanto avvenuto nelle ultime elezioni comunali in tante città italiane.

L’annuncio è stato lanciato questa mattina da Carlo Boffa, presidente dell’associazione Salute Attiva che da sempre si batte contro l’obbligo vaccinale per i bambini e che con il Covid-19 è stata capofila a San Marino nel contestare la gestione della pandemia e le misure per incentivare la vaccinazione. L’annuncio arriva alla vigilia dell’introduzione sul Titano delle nuove restrizioni per i non vaccinati o guariti.

“Recentemente – ha scritto Boffa sui propri canali – alcune persone che ho sempre ammirato e stimato mi hanno chiesto di portare il mio contributo a livello politico.
Anche se la politica alla quale siamo abituati oggi non mi piace, perché è spesso fatta di compromessi, clientelismi e favoritismi, ci sono persone che hanno sempre mantenuto fede ai loro principi tanto da fare anche scelte impopolari.
Questo mi da immensa fiducia perché un mio impegno politico non potrebbe prescindere da quelli che sono i valori che hanno animato tutta la mia storia, dall’impegno nelle istituzioni scolastiche, per la disabilità (la legge sulle barriere architettoniche a San Marino porta il mio nome), così come l’attività per la libertà di scelta terapeutica già dagli anni novanta con il Comitato preposto che ha portato all’approvazione della legge 69/95 sulle vaccinazioni e poi con Salute Attiva, contro la guerra e per il diritto di cura per ogni essere umano grazie al ventennale impegno con Emergency, solamente così posso pensare ad un mio impegno in tal senso.
I valori della solidarietà umana, della democrazia, della partecipazione e della rappresentanza, ereditati dalla mia famiglia, mi sono sempre appartenuti.
Ma anche la coerenza e l’etica, basi di ogni impegno sociale e politico.
Sono felice – scrive ancora Boffa – di poter far nascere un nuovo soggetto politico che non prescinda da tali presupposti, credo oggi come non mai San Marino ne abbia veramente bisogno”.

Quindi l’affondo contro la gestione della pandemia: “Quello che abbiamo vissuto in questi due anni a livello di privazione delle libertà fondamentali non ha paragoni nella storia recente.

Un virus, accidentale o voluto che sia, ha messo in ginocchio sanità, economia e politica in un colpo solo.

O meglio, ha fatto emergere problematiche fino ad allora nascoste tali che è bastata una situazione come questa per portarle alla luce.

In questi due anni, l’Associazione Salute Attiva ha sempre cercato di tenere alta l’attenzione e lottare contro questo sistema illiberale che si è approfittato di un virus per manifestare le sue metastasi.

Si è sostituita al sindacato, assente ingiustificato in questa battaglia, ha dato voce alla scienza nel tentativo di bilanciare la dilagante e faziosa informazione generalista grazie anche a serate tematiche e si è occupata di politica, schierandoci apertamente dalla parte della gente contro il potere ed il sistema.

Oggi sempre più assistiamo a inutili pantomime politiche intente a partorire decreti illiberali capaci solo di annientare i diritti ora degli operatori del turismo e dello spettacolo, ora dei ragazzi, ora degli sportivi, dei sanitari, dei ristoratori, dei non vaccinati, delle persone in genere.

Abbiamo insistito mesi sulle cure domiciliari precoci, nell’assoluta indifferenza della politica e della direzione sanitaria, tanto da farci carico noi di tantissime richieste di privati, al fine di avere un punto di riferimento differente per le cure, a questa vergognosa latitanza.

Ringrazieremo sempre i medici ed infermieri che di giorno e di notte, a natale e a capodanno hanno risposto con cortesia al telefono ad ogni ora e si sono fatti carico di situazione difficili.

Ci ricorderemo sempre di loro in futuro.

Io personalmente – conclude Boffa – mi sono speso e ci ho sempre messo la faccia per portare avanti questa battaglia e dare una speranza a tanta gente che si vede discriminata, vessata, emarginata e io per primo tra loro!”.

 

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