L’interrogazione del Senatore Elio Lannutti, Italia dei Valori, mostra quanto fosse esteso il fronte anti Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che ha portato all’esproprio di Delta. E fuori San Marino e dentro San Marino.
Ne tratta oggi diffusamente La Voce di Romagna San Marino.
Titolo: Nel documento ricostruite le collaborazioni dello studio romano / Lannutti (Idv) porta la questione in Parlamento / “Gemma decisivo nella nomina di Giannini e di Clarizia in Bcsm”
C’è la possibilità che a San Marino “operino professionisti italiani facenti parte di ben note cricche, per facilitare il riciclaggio di danaro proveniente da attività illecite dentro gli istituti bancari con il favore di Banca Centrale e il coinvolgimento diretto dei suoi massimi rappresentanti”.
(…) Un lungo elenco di fatti che vedono lo studio Gemma protagonista in più partite strategiche.
All’indomani della Commissione Finanze, in cui la maggioranza ha liquidato con un nulla di fatto gli atti contestati a Bcsm da un’opposizione ben poco determinata a dare battaglia, parla Lannutti.
Si parte dalla P4 e l’affaire Delta-Sopaf Cassa di Risparmio.
L’incontro romano fra l’ex segretario Gabriele Gatti, l’ex presidente Crsm, Gilberto Ghiotti e Vittorio Farina. Una storia con tanti lati oscuri che va chiarita, sostiene il senatore Idv, a partire dall’affaire Delta – Crsm, “i cui omessi controlli di vigilanza hanno determinato un crac con la distruzione di migliaia di posti di lavoro e qual è il ruolo della banche centrali nella vicenda”.
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