Ciao amore, ciao. Luca Zavoli, L’Informazione di San Marino

Ciao amore, ciao. Luca Zavoli, L’Informazione di San Marino

Proprio l’altro giorno Mattia, 23
anni, laurea triennale in economia, è salito su un volo per Manchester, Regno
Unito, lasciando San Marino per sei mesi, o forse più, con la speranza di
trovare oltremanica una possibilità per potersi mettere alla prova. Cosa che il
suo paese, per ora, non gli sapeva offrire.

L’incubo di una disoccupazione
prolungata, la vana ricerca di un posto di lavoro, l’impossibilità di spendere
in Repubblica il titolo di studio guadagnato non potevano che tradursi così,
nella necessità di tentare fortuna altrove, fosse anche per un breve periodo di
tempo, consapevole che la crisi è globale e non risparmia nessuno.

La scelta di Mattia non è un caso
raro, isolato. Come lui tanti altri giovani ultimamente hanno deciso di andare
altrove, salutare il Monte Titano e mettersi in gioco all’estero, per evitare
un’inattività forzata dettata dalla crisi occupazionale, dalla mancanza di
stimoli e prospettive in un sistema fortemente ingessato, che attende ancora
soluzioni per un vero rilancio. Una fuga vissuta talvolta come un vero e
proprio salto nel buio, talvolta come opportunità di crescita formativa e
professionale, che dovrebbe preoccupare alquanto perché rischia di trasformarsi
in un fenomeno migratorio capace di indebolire fortemente il nostro stato. Si
corre il pericolo di perdere definitivamente menti e braccia che, una volta
all’estero, potrebbero decidere di tornare nell’antica Terra della Libertà solo
per le feste di Natale. Togliere il futuro ai giovani non è esattamente quanto
di meglio possa fare un paese costretto a risollevare le proprie sorti e ad
inventarsi un nuovo modello di sviluppo e, a quanto pare, non basteranno i
tanto discussi voucher formativi per metterci una pezza.

Desolante è il fatto che a
fuggire da San Marino siano, oltre a numerose aziende e conseguenti posti di
lavoro, manifestazioni ed eventi di sicuro richiamo ed interesse anche oltre
confine. Il pensiero va ad Altrementi, il festival culturale in corso fino al
18 Marzo, che quest’anno si è fatto in due approdando anche Rimini, dopo due
edizioni interamente svolte in Repubblica. Tale scelta non è arrivata per
volontà degli organizzatori, ma per il mancato supporto all’evento da parte
delle istituzioni sammarinesi, fatta eccezione per la Segreteria alla
Cultura.

La storia si ripete con Be
Wizard
, importante appuntamento di webmarketing internazionale che vanta, tra
gli organizzatori, la sammarinese Titanka. L’anno scorso si tenne sul Titano,
con un pubblico di 600 persone provenienti da tutta Italia, dalla Spagna, dagli
USA, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria. L’edizione 2012 invece
partirà oggi al Palazzo dei Congressi di Rimini, definito dal comunicato stampa
dell’evento “struttura in grado di garantire spazi attrezzati, servizi e
tecnologie d’ultima generazione e di competere con i maggiori centri
congressuali europei”.

“San Marino Goodbye” cantava
Casadei, ma le parole di Luigi Tenco calzano a pennello: “Guardare ogni giorno
se piove o c’e’ il sole, per saper se domani si vive o si muore e un bel giorno
dire basta e andare via. Ciao amore, ciao”.

Sperando che il ciao, non diventi
un addio.

 

(Pubblicato anche sul numero di oggi dell’Informazione di San Marino)

 

 

 

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