Rassegna stampa – Escursionista smarrito nella bufera, salvo in extremis dopo ore di ricerche. Un 31enne riminese ha rischiato l’assideramento. Faceva trekking in solitaria nell’Appennino emiliano
ERIKA NANNI – Ha seriamente rischiato di non poterla raccontare, la disavventura di cui è stato protagonista il 31enne riminese che ha deciso di trascorrere il ponte dell’Immacolata tra i boschi dell’Appennino emiliano: un paio di giornate di full immersion nella natura che hanno avuto un risvolto davvero selvaggio. Nonostante l’equipaggiamento accurato e la conoscenza delle tecniche di sopravvivenza, il giovane originario del comune di Cattolica non aveva considerato di dover affrontare una tormenta di neve e il vento gelido nel buio della notte: persi tutti i punti di riferimento, non trovando più la strada del ritorno, alle 19 di sabato è stato costretto a chiamare il Soccorso alpino con il cellulare, che fortunatamente prendeva, per attivare le operazioni di recupero. Per quasi sette ore, fino alle 2 di notte, ha atteso che i soccorritori lo raggiungessero per portarlo in salvo. Quando sono arrivati, il 31enne era in ipotermia, rannicchiato nel sacco a pelo che aveva sistemato in un buco nella neve, bagnato fradicio, eppure vigile e con i nervi saldi. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna