Il 5 aprile i tre sindacati di San Marino scendono in piazza per fermare il Des

Il 5 aprile i tre sindacati di San Marino scendono in piazza per fermare il Des

Le tre organizzazioni sindacali hanno convocato tutti i delegati e rappresentanti sindacali per partecipare al sit-in Piazza della Libertà per l’intera giornata di mercoledì 5 aprile, a partire dalle ore 9, in concomitanza con la riunione della Commissione Finanze a Palazzo Pubblico, tra i cui punti all’ordine del giorno c’è il progetto di legge sul Distretto economico speciale che, una volta approvato, sarà avviato all’esame conclusivo da parte del Consiglio Grande e Generale.

“Le organizzazioni sindacali hanno più volte espresso la loro forte contrarietà, sia nel metodo che nei contenuti, a questo provvedimento di rilevante portata economica, l’investimento minimo sarebbe pari al valore del bilancio dello Stato, che mette un potere enorme nelle mani di un unico soggetto, il quale beneficerebbe di trattamenti fiscali e normativi estremamente vantaggiosi e radicalmente diversi rispetto alle aziende che operano sul nostro territorio da molti anni, determinando così anche una situazione di concorrenza sleale – affermano Confederazione sammarinese del lavoro, Confederazione democratica lavoratori sammarinese e Unione sammarinese dei lavoratori in una nota congiunta -. Si tratta di un progetto basato sull’utilizzo di porzioni del territorio non identificate preventivamente e sulla concessione di residenze atipiche, seppure per un tempo limitato. In sostanza, vi si intravvede un’idea di sviluppo economico che ben poco ha a che fare con l’economia reale, esponendo il Paese al rischio di fare un passo falso, come già avvenuto in passato”.

“A eccezione di un incontro di illustrazione e un altro di carattere tecnico, non si è sviluppato nessun confronto con il sindacato sul Des: Confederazione sammarinese del lavoro, Confederazione democratica lavoratori sammarinese e Unione sammarinese dei lavoratori ritengono che questo progetto sia molto pericoloso e che debba essere fermato, in quanto potrebbe snaturare e destabilizzare non solo il comparto turistico-alberghiero, ma l’intero sistema economico, sociale e istituzionale del Paese – sottolineano i tre sindacati del Titano -. Le organizzazioni sindacali estendono l’invito anche a tutti i cittadini a partecipare al sit-in davanti a Palazzo Pubblico per l’intero giorno del 5 aprile, durante il quale si protrarrà la riunione della Commissione Finanze, per manifestare con determinazione e visibilità il dissenso verso il progetto di legge sul Des, a tutela dell’economia sana del Paese, dei suoi equilibri territoriali e della sua stessa sovranità. Intanto, il segretario di Stato per le Finanze ha comunicato che convocherà le tre organizzazioni sindacali nella giornata di lunedì per presentare gli emendamenti della maggioranza al progetto di legge”.

E non è finita qui: “A seguito della lettera unitaria del 3 febbraio scorso e dei successivi solleciti, in cui chiedevano di aprire un tavolo di confronto sulla politica dei redditi e sui grandi temi del Paese, la Confederazione sammarinese del lavoro, Confederazione democratica lavoratori sammarinese e Unione sammarinese dei lavoratori hanno incontrato nel pomeriggio di ieri la delegazione del Congresso di Stato”.

Nell’incontro sulla politica dei redditi “è emersa la disponibilità del governo ad aprire tavoli di confronto sugli argomenti specifici posti dal sindacato, mentre sui temi rilevanti per la prospettiva del Paese, come ad esempio le politiche di sviluppo, compresa la questione Des, e il dedito pubblico, sia estero che interno, i membri di governo hanno affermato che le scelte competono solo ed esclusivamente all’esecutivo e che la consultazione delle parti sociali è solo una eventualità”.

“Negli ultimi decenni, le scelte fatte dai governi in maniera unilaterale hanno portato all’attuale situazione di 1,5 miliardi di debito, per cui rivendicare l’autoreferenzialità dell’esecutivo è totalmente fuori luogo. Le organizzazioni sindacali hanno invece ribadito che anche sui temi di grande impatto sul piano economico e sociale e, più in generale, sulla vita dei cittadini, il sindacato deve, invece, poter svolgere il proprio ruolo democratico di rappresentanza e partecipazione alle scelte. Anche per questi motivi, è importante partecipare al sit-in”, dichiarano infine Csdl, Cdls e Usl.

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