Il console onorario di San Marino è l’oligarca più ricco di Russia

Il console onorario di San Marino è l’oligarca più ricco di Russia

Vladimir Lisin, re dell’acciaio, Console del Titano nominato nel 2002. Intanto il Cremlino piazza anche San Marino tra i paesi ostili, dopo averlo prima rifornito di Sputnik e poi “usato” come “testimonial” di propaganda.

ANTONIO FABBRI – Il Console onorario della Repubblica di San Marino in Russia è Vladimir S. Lisin, re dell’acciaio. E’ l’oligarca più ricco del paese secondo la redazione di Finans, rivista russa che ogni anno compila la lista, e anche secondo la più nota rivista statunitense Forbes.

Chi è Vladimir Lisin Vladimir Sergeyevich Lisin è presidente del gruppo NLMK, leader nella produzione di acciaio. Lisin ha iniziato come installatore elettrico in una miniera di carbone in Siberia e poi ha lavorato come operaio siderurgico nella Russia centrale. Oggi è l’uomo più ricco della Russia con un patrimonio netto di 26,9 miliardi. Si è molto parlato, dall’inizio della aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, dell’influenza che potrebbero avere gli oligarchi russi sul presidente. Difficile capire se ci sia una possibilità effettiva, da parte di chi sta perdendo ogni giorno miliardi di dollari a causa della guerra in Ucraina, di esercitare una qualche influenza per fare cessare il conflitto. Di certo le perdite economiche dei miliardari russi sono ingenti. Secondo una stima di Forbes, il conflitto in corso tra Russia e Ucraina avrebbe già provocato una perdita di oltre 126 miliardi di dollari tra gli oligarchi russi. Di questi, riporta sempre Forbes, circa 71 miliardi sono stati “bruciati” dopo che il rublo è precipitato ad un minimo storico rispetto al dollaro.

San Marino tra i paesi ostili Intanto Putin ha stilato l’elenco dei cosiddetti “paesi ostili” e nella lista nera del Cremlino ci è finito anche San Marino che, con le proprie sanzioni, si è allineato all’Unione europea. Così San Marino, che dopo le forniture di Sputnik era con tutta evidenza stato utilizzato come “testimonial” di propaganda per la Russia in occidente, oggi passa nella lista dei paesi ostili. Televisioni russe, media filo-Putin, troupe da Mosca hanno affollato per un lungo periodo il Titano, indicato tra l’altro dagli organi governativi come autorevole paese occidentale che ha riconosciuto il siero Russo, vaccino evidentemente usato dal Cremlino come strumento di propaganda ancor prima che di solidarietà sanitaria. Sta di fatto che nella lista dei paesi ostili sono stati messi dalla Russia tutti i 27 dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, ma anche gli Usa e il Regno Unito. Nella lista di stati e territori stranieri “che commettono azioni ostili contro la Russia, le sue compagnie e i cittadini” anche tutti coloro che hanno approvato o sostenuto le sanzioni contro Mosca, così anche Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia e pure la Svizzera, che ha rotto la sua tradizionale neutralità, come d’altra parte ha fatto San Marino.

Le conseguenze sono di tipo economico. Secondo il decreto del governo russo, “i cittadini e le aziende russe, lo stato stesso, le sue regioni e i comuni che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri dall’elenco dei paesi ostili potranno pagarli in rubli”. 

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 20

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