Il segretario Gatti presenta le linee guida della riforma Igr: “Puntiamo almeno a 20-25 milioni di entrate”

Il segretario Gatti presenta le linee guida della riforma Igr: “Puntiamo almeno a 20-25 milioni di entrate”

È iniziata ufficialmente oggi la strada che porterà, o dovrebbe portare, alla riforma dell’imposta generale sui redditi nella Repubblica di San Marino.

Il Segretario alle Finanze Marco Gatti ha infatti presentato nella Commissione consiliare Finanze e Bilancio la relazione programmatica di indirizzo.

Una relazione, ha spiegato il Segretario, “che è il frutto di un’analisi fatta sulla base dei dati, che ha portato alla valutazione  di una serie di interventi possibili presentati oggi alle forze politiche e, nella prossima settimana, alle categorie economiche e finanziarie, per ricevere indietro dei contenuti e per arrivare prima  dell’estate a definire il progetto e possibilmente arrivare a concludere il progetto. Sarebbe rilevante che all’Article 4 si possa arrivare con questa riforma e con tutte e tre le riforme a cui stanno lavorando anche i miei colleghi, con le riforme promulgate. Il governo non ha interesse ad andare avanti a testa bassa, vero è che le scelte vanno fatte e il governo deve avere coraggio di farle. Sulle riforme non saremmo mai tutti d’accordo, ma il governo è nato proprio con l’obiettivo di portare stabilità di bilancio, questa stabilità arriva proprio dalle riforme Igr, pensionistica e del mercato lavoro, che da un lato devono rendere più stabili i fondi pensione e dall’altro dare possibilità di sviluppo. Obiettivi assolutamente da centrare”.

Rispondendo ai commissari che chiedevano l’assenza di cifre all’interno della relazione, Gatti ha spiegato che “non sono state fatte previsioni di entrata perché il documento indica linee di intervento, poi a seconda di come si interverrà, sposterà poi l’ipotesi di entrata, volendo partire dal confronto preliminare, cercando di capire le posizioni -che saranno anche distanti tra operatori economici rispetto quelle del mondo sindacale- ritengo prima di tutto sia importante approcciarsi su una linea di intervento, dopodichè prima di portare a compimento una riforma vanno fatte le previsioni di attesa e di entrata. Noi pensiamo una riforma debba puntare a 20-25 milioni di entrate, se no, non sarebbe una riforma”.

 

Leggi il resoconto integrale della seduta mattutina odierna della Commissione Finanze

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