Il turismo sommerso a Rimini: «Affiti brevi senza regole Così aumenta l’evasione»

Il turismo sommerso a Rimini: «Affiti brevi senza regole Così aumenta l’evasione»

Rimini – L’allarme arriva da uno studio di Aia Federalberghi sulla mappa degli immobili «Più 30% di alloggi-vacanza in un anno, troppi non pagano tasse e imposta».

Mario Gradara – «Basta con la giungla degli affitti brevi di alloggi turistici: sono aumentati del 30 per cento a Rimini nell’ultimo anno, non pagano le tasse e fanno concorrenza sleale agli alberghi, servono regole». La presidente Aia, Patrizia Rinaldis, forte di un’indagine realizzata con Incipit Consulting (Sommerso turistico e affitti brevi: le bugie della sharing economy) chiede un giro di vite. «Oltre a sottrarre alloggi a chi li cerca – aggiunge – crea concorrenza sleale da parte di soggetti che in gran parte fanno l’attività in maniera professionale, ma spesso all’insegna dell’evasione fiscale e contributiva». «Solo gli appartamenti in vendita su Airbnb, uno dei tanti attori in gioco, sono saliti da 1.356 dell’agosto 2022 ai 1.745 dell’agosto 2023. Oltre 400 in più, il 28,7%. Spesso senza versare Iva, Ires, Tari, tassa di soggiorno». Un giro d’affari, secondo Palazzo Garampi, che sfiora i 4 milioni di euro l’anno per i soli Airbnb. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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