AUTOMATISMI DI RISOLUZIONE 8. Verso la meccanizzazione

AUTOMATISMI DI RISOLUZIONE 8. Verso la meccanizzazione

AUTOMATISMI DI RISOLUZIONE 8

 (Didattica delle scienze e informatica nella scuola,n.
151 e 152, 1991, Editrice la Scuola di Brescia)

Verso la
meccanizzazione

La procedura ottenuta è diversa
dalle due precedenti. In effetti nel,­la risoluzione di un problema è
in­teressante ottenere una procedura ma anche conoscere altre eventuali
procedure e, se è possibile, tutte le procedure. È molto utile, in didattica,
soffermarsi ad analizzare criticamente le varie procedure risolutive di uno
stesso problema, compararle fra loro secondo dei cri­teri (numero delle
operazioni, com­plessità dei calcoli, complessità del­le regole
ecc.).

Abbiamo toccato con mano che è
piuttosto lungo e noioso cercare una procedura con un metodo sistematico
adoperando carta e matita: oc­corre, in genere, eseguire delle operazioni di
confronto: operazio­ni banali, ripetitive e in gran nu­mero.

Ancor peggio se si volesse cercare
non una, ma tutte le procedure ri­solutive di un problema. Conviene allora,
senz’altro, far intervenire una macchina, come la macchina computer. È possibile
in quanto ab­biamo visto che il processo che por­ta alla individuazione del
procedi­mento di risoluzione è del tutto meccanico, è frazionabile in una serie
di ben precisi passi elementari.

Per stendere il relativo programma
noi abbiamo scelto, come linguag­gio informatico, il PROLOG.

 

I motivi sono diversi.
Accenniamo­ne uno. I linguaggi tipo FOR­TRAN, BASIC, PASCAL detti procedurali o
imperativi, richiedono che si indichi passo passo la strada da seguire. Non si
încontrereb­bero difficoltà, scegliendo di meccanizzare, ad esempio, una
qualsiasi delle tre versioni cui si è
accenna­to per ottenere una procedura risolutiva. Meno facile se si volesse
meccanizzare la ricerca di tutte le procedure risolutive.

In PROLOG invece descritto
l’am­biente (il PROLOG è un linguaggio descrittivo), il sondare i vari per­corsi
possibili rientra, per così di­re, nella «natura» del linguaggio
stesso.

In effetti la questione può essere
vista come la individuazione di tutti i possibili percorsi che uniscono gli
elementi noti e quello incognito sfruttando la ragnatela dei collega­menti
fornita dalle relazioni. Al computer che «parla» PROLOG «basta» descrivere la
mappa dei collegamenti ed indicare là
partenza e la meta.

A questo proposito, nella nostra
scuola, è utilizzabile un programma che mostra graficamente questa ri­cerca:
vengono visualizzati, simulandone appunto la ricerca automa­tica, i vari percorsi che permettono di
andare da un punto ad un altro in una certa rete di collegamenti
prefissata.

 

AUTOMATISMI DI RISOLUZIONE 8                        
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