Mancano Erdogan… e San Marino tra i leader di tutta Europa in Moldavia con Zelensky

Mancano Erdogan… e San Marino tra i leader di tutta Europa in Moldavia con Zelensky

I leader di tutta Europa in Moldavia con Zelensky. Mancano Erdogan… e San Marino

La notizia fa il giro del web: e il negoziato di associazione?

I leader di tutta Europa in Moldavia con Zelensky: “Uniti contro Putin”. Lo si apprende da un po’ tutte le agenzie comparse ieri online. Ed in tutti “stona” l’assenza di Erdogan. E, nel suo piccolo, anche quella di San Marino, fra chi la giustifica dai motivi legati alla crisi di governo, a chi arriva perfino a ricordare la vecchia amicizia con la Russia. L’appuntamento è al Castello Mimi, una storica cantina moldava fondata nel 1893. Ma a dare un elevato valore simbolico all’evento – lo ricorda La Stampa – non sono le oltre mille botti di rovere che faranno da sfondo al secondo summit della Comunità politica europea, bensì il fatto che i leader di tutto il continente europeo si ritrovano a meno di trenta chilometri dal confine con l’Ucraina. E a una manciata di chilometri dalla frontiera con la Transnistria, la regione separatista moldava che ospita le forze dell’esercito russo.

All’appuntamento hanno risposto «presente» i capi di Stato e di governo di 45 Paesi europei e il più atteso è senza ombra di dubbio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo ad arrivare. Ha invece cancellato la sua partecipazione in extremis il leader turco Recep Tayyip Erdogan, fresco di vittoria elettorale. Non un bel segnale per la Moldavia e per gli altri Paesi partecipanti. Evidentemente – scrive la Stampa con una punta polemica – ha capito che lo si sarebbe notato di più in caso di assenza.

Quello di Chisinau è il secondo vertice della Comunità politica europea, il nuovo «format» ideato e proposto da Emmanuel Macron nel maggio dello scorso anno. Se l’Unione europea è il condominio nel quale vivono gli Stati membri, la Comunità politica europea – secondo il presidente francese – è la riunione di vicinato. La piazza in cui ritrovarsi per discutere delle problematiche comuni, al di fuori dello schema istituzionale Ue, con chi vorrebbe trovare ospitalità sotto il tetto del condominio (i Paesi che hanno ottenuto lo status di candidato o che lo hanno chiesto), chi se ne sta tranquillo nella sua villetta monofamiliare (vedi la Svizzera o la Norvegia) e chi ha scelto di lasciare la casa comune (il Regno Unito). Tutti, insomma, tranne la Russia e la Bielorussia.

In totale sono 47 i Paesi invitati. Rispetto al primo vertice di Praga, tenutosi il 6 ottobre scorso, questa volta nella lista sono stati inseriti anche i micro-Stati come Andorra, il Principato di Monaco e San Marino, che “però sarà assente per via della crisi politica interna”, sottolinea La Stampa. Titano che – sottolinea invece ad esempio RaiNews con una punta polemica, “ha buoni rapporti con Mosca”.

Una scelta quella di coinvolgere tutti, spiegano fonti Ue, per rimarcare che la Comunità politica europea ha molto a cuore il tema della sovranità territoriale. E a proposito di Unione Europea… non era forse questa una occasione importante per rafforzare le relazioni con partner europei alla luce del fatto che questa nuova maggioranza dichiara di avere senso esclusivamente per la chiusura dell’accordo di associazione? (r.p.)

Articolo tratto da La Serenissima pubblicato integralmente il giorno dopo

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