SAN MARINO La riflessione di Paolo Forcellini sui Fatti di Rovereta all’avvicinarsi della discussione che si terrà su istanze d’Arengo all’ordine del giorno nella prossima sessione consiliare (17-21 luglio).
Alcune sporadiche iniziative, sui cosi detti “ Fatti di Rovereta” messe in atto periodicamente, potrebbero risvegliare sentimenti, da tempo assopiti, ed innescare ancora una volta , a distanza di un sessantennio, il seme dell’odio e della ricerca di rivincite personali, dividendo come allora, i cittadini in “Guelfi e Ghibellini” e le famiglie in “Montecchi e Capuleti”. Iniziative che spesso danno messaggi fuorvianti su quel periodo storico che si riteneva ormai superato seppur non totalmente ben definito, e riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei sammarinesi come quello che ha portato sviluppo e crescita economica alla Repubblica.
La speranza é che queste legittime iniziative previste dalle istituzioni di un paese democratico come il nostro, non vengano strumentalizzate e creino ulteriori pericolose fratture che ci riporterebbero a tempi ormai passati e ad una nuova contrapposizione politica in un momento in cui invece il paese ha bisogno di collaborazione, partecipazione ed unità, al di là delle diverse posizioni politiche.
Leggi la riflessione integrale di Paolo Forcellini
Leggi anche sulle istanze d’Arengo relative ai fatti di Rovereta gli interventi di
Gloria Giardi e Daniel Giacomini