SAN MARINO. Istanze d’Arengo sui Fatti di Rovereta, l’intervento di Alessandra Mularoni.
Ritengo personalmente opportuna, da parte di tutti gli attori in gioco, una riflessione prima dell’esame delle Istanze n.37 e 38 poste all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare del 17 luglio. Siamo sicuri che queste istanze manifestino, senza ombra di dubbio, il requisito dell’ “l’interesse pubblico”? A mio modesto parere non si ravvisa nessun interesse pubblico nel mettere alla gogna personaggi non più in vita di indubbia moralità e che si sono contraddistinti, nel loro agire, per il forte attaccamento al Paese in momenti difficili della sua storia. Non è forse un mettere a rischio la nostra democrazia e i suoi valori fondanti abusando di strumenti che invece la dovrebbero garantire e difendere? il parallelo con le dissertazioni di Platone non è certo fuori luogo. Altri sono i problemi che affliggono l’asfittica democrazia sammarinese, non certo quelli se erigere o no “lapidi a futura memoria”……
A questo punto della vicenda non mi resta che confidare nella saggezza e nel buon senso che i nostri rappresentanti in Consiglio sapranno esprimere attraverso i loro interventi in Aula e soprattutto con il loro voto, che auspico palese, in ragione di quella trasparenza spesso “sulla bocca di tanti”.
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