Orietta Ceccoli: “Segnali di operatività diversa tra maggioranza e opposizione”

Orietta Ceccoli: “Segnali di operatività diversa tra maggioranza e opposizione”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Orietta Ceccoli

Con la delegazione dell’Unione Donne Sammarinesi ho seguito dalla tribuna, alcune sessioni dei lavori della Commissione Consiliare Sanità, Commissione 4°, sul completamento del progetto di legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e questa esperienza mi ha permesso di osservare alcuni aspetti che vorrei, condividere scrivendo questo commento.
Durante i lavori due diverse impostazioni di valori della società civile si sono confrontate,
1. l’affermazione di essere uno Stato laico e di conseguenza esprimere l’esigenza di conformare la legislazione a tale principio.
2. sancire la dimensione della liberta civile di autodeterminazione della donna in tema di interruzione volontaria della gravidanza, avendo piena fiducia verso le proprie cittadine, sostenendo criteri di volontarietà della donna nell’assumere le decisioni, in contrapposizione a criteri di obbligatorietà in cui agiscono lo Stato ed i servizi pubblici.
Non è ancora possibile capire quale sistemi di valori prevarrà, l’affermazione dello Stato laico e la libera autodeterminazione della donna o esattamente il loro contrario, perché manca ancora il passaggio delle decisioni del testo del progetto di legge in Consiglio Grande e Generale. La scelta che verrà decisa ci farà capire, a noi cittadini, quale potrà essere il livello di modernità (seguendo il concetto di Benjamin Constant di “libertà dei moderni),”che è preminente a San Marino e nel contempo ci farà capire il livello di democraticità nel rapporto tra Stato, cittadino e società civile, operante nella Repubblica.
Con grande sorpresa si è assistito durante i lavori della 4° Commissione, ad un inedito sistema di azione tra gruppi consiliari della maggioranza e dell’opposizione. Si è visto superare lo steccato dell’imperio e della rigidità dei gruppi di maggioranza, rispetto alle proposte dei rappresentanti dell’opposizione. Tutto questo è stato possibile perché si doveva tener conto del vincolo referendario, cioè della voce del popolo. Molto importante aver visto che può esserci una modalità di dialettica costruttiva tra forze di maggioranza e forze di opposizione, modalità questa che si differenzia dall’ipotesi di governi di unità nazionale per affrontare e risolvere le criticità attuali.
In questo complesso processo decisionale di depenalizzazione e di affermazione di una facoltà garantita o diritto, grande rilievo dobbiamo riconoscere all’azione dell’Unione Donne Sammarinesi. La sana caparbietà delle sue attiviste, la chiarezza e la fermezza degli obiettivi da raggiungere, la loro presenza e il monitoraggio costante potranno essere determinanti per la creazione di una buona legge sull’interruzione volontaria di gravidanza se l’intero arco delle forze politiche manterrà la capacità di ascolto e di scelta.
L’Unione Donne Sammarinesi ha inciso profondamente sugli aspetti seguenti:
garantire alle donne sammarinesi il diritto all’autodeterminazione nell’interruzione volontaria di gravidanza:
richiedere il completamento del progetto di legge governativo con i temi del consultorio, la possibilità di accesso all’IVG presso strutture interne ed esterne al territorio, l’obiezione di coscienza, la tutela della privacy e la prevenzione delle gravidanze indesiderate.
Contribuire con passione ad alcune fasi del processo decisionale.
Richiedere la trasparenza e la visibilità dei lavori della 4° Commissione e seguirne i lavori sul progetto di legge IVG.
La precedente narrazione mi ha permesso alcune riflessioni personali, che ritengo possano anche diventare riflessioni di altri sui temi seguenti:
1. Quale rapporto tra maggioranza ed opposizioni permette i migliori risultati per i cittadini e per il paese?
2. Quali ruoli possono assumere le forze intermedie della comunità (associazioni, società di mutuo soccorso, organizzazioni sindacali e datoriali ed altro) affinché l’individuazione dei bisogni dei cittadini, le criticità, le loro soluzioni siamo le migliori e con criteri di equità?
3. Ampia dovrebbe essere la trasparenza delle decisioni pubbliche e dei soggetti che le assumono e quindi anche riferite al funzionamento degli organi e delle commissioni pubbliche
4. il potenziamento delle capacità di ascolto e dei criteri di mediazione.
Aprire un dibattito potrebbe essere certamente produttivo: quali sono le vostre posizioni?

Orietta Ceccoli

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