ANTONIO FABBRI – In molti si sono domandati, sabato scorso, le ragioni dell’imponente posto di blocco della polizia locale che fermava le auto sulla superstrada a poca distanza dal confine con la Repubblica di San Marino. Si è pensato a controlli di routine, tanto che sono stati effettuate verifiche con l’etilometro e verifiche della documentazione delle auto.
Ma c’è di più. Infatti l’attività di controllo così massiccia potrebbe aver colto l’occasione per risolvere, da parte italiana, anche il problema multe. Quello che è certo è che qualche cittadino sammarinese fermato si è visto non solo controllare i documenti, ma anche notificare delle multe non pagate.
Emblematico il caso di un sammarinese che si è visto notificare brevi manu, ben nove multe non pagate, segno che erano organizzati anche per notificare le sanzioni pregresse nell’eventualità del controllo ad un automobilista che avesse commesso una infrazione in passato.
Come noto, da tempo i comuni limitrofi lamentano multe non pagate per milioni di euro e anche l’impossibilità di riscossione per gli ordinari canali di notifica. Pare, a questo punto, che abbiano trovato il modo per notificare le multe non pagate evitando i canali canonici che finora non paiono avere dato i frutti sperati.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
