Rf: “La decrescita felice si è ormai impadronita dell’Aass”

Rf: “La decrescita felice si è ormai impadronita dell’Aass”

“Da quando è arrivata la gestione made in Rete, anche i peggiori incubi sono diventati realtà con AASS impegnata in zig zag molto costosi”.

Così Repubblica Futura attacca il partito di maggioranza tra le cui fila milita il presidente dell’Azienda Francesco Raffaeli.

“La gestione della RSU – scrive il Rf – è un esempio virtuoso (?) di come a metà 2022 si oscilli ancora fra il porta a porta e le isole ecologiche. Si utilizzano soggetti privati per svolgere attività connesse alla raccolta e gestione dei rifiuti e si mantiene parallelamente la struttura interna con costi balzati alle stelle e efficienza discutibile.

Ora esplode anche il tema interramento delle linee di alta tensione, dopo che un gruppo di cittadini in conferenza stampa ha richiesto a gran voce delle risposte a questo Governo. Un argomento, quello dell’interramento della linea elettrica della sottostazione di Cailungo, che ha una storia ultra decennale con due istanze d’arengo, proteste dei cittadini, impegni di vari governi e attività svolte da AASS.

Ottemperare ai disposti di istanze d’arengo da un lato, attuare scelte tecniche e progettuali per mettere in sicurezza la sede AASS e le abitazioni vicine dall’altro, sembrava avere trovato una soluzione definitiva nella scorsa legislatura: la delibera del C.d.A. AASS n.62 del 27/04/18, con oggetto “Interramento dei cavi di alta tensione”, autorizzò la spesa di euro 6.100.000 e gli accordi necessari con la società Terna, proprietaria degli elettrodotti a cui l’Azienda è collegata, per completare l’interramento”.

 

“Da allora – scrive ancora Rf – incontri con la popolazione per spiegare l’intervento e l’impegno dell’AASS per completare i lavori. Poi il blackout.

Arriva la gestione attuale – quindi decrescita felice – e misteriosamente i lavori si bloccano. Motivi politici, si dice da tempo nei corridoi del potere, ma bocche cucite (per timore di ritorsioni?), fino alla pubblica e legittima protesta dei cittadini.

In maggioranza ci sono visioni differenti. Ci stiamo confrontando per trovare il punto di caduta migliore” dichiara a San Marino Rtv il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini in evidente imbarazzo.

Nessuno spiega però perché AASS abbia bloccato un progetto già autorizzato e per cui sono stati spesi dei soldi, non pochi aggiungiamo. Il C.d.A. dell’Azienda, quello che si muove solo a comando del Governo (vedi telenovela delle bollette o gestione rifiuti), che ruolo ha? Pagherà di tasca propria i costi sostenuti dall’Azienda? Sembra che sia Rete ad avere fermato il progetto, non si capisce bene per quali ragioni”.

Repubblica Futura spiega di “volerci vederci chiaro, perché si stanno spendendo soldi pubblici e bloccando lavori per ripicche politiche con assoluta opacità, lasciando da parte impegni assunti con i cittadini e mettendo in secondo piano una questione di salute pubblica”.

E attacca: “Che fine hanno fatto i difensori della trasparenza? Quale è il punto di caduta per Rete e per questo Governo, per ottemperare a due istanze d’arengo approvate, progetti realizzati e milioni spesi?

Sarebbe semplice fare demagogia ma le cose sono serie e dimostrano incapacità gestionale con una totale riduzione dell’indipendenza dell’Azienda ormai politicizzata e ridotta a un ring, in cui i partiti di maggioranza si scontrano e si fanno reciproci dispetti come ragazzini impegnati in una permanente rissa fatta a spese della collettività”.

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