Rifiuti speciali di San Marino nelle Marche, il Movimento 5 Stelle pronto a contestare l’accordo nel Consiglio regionale

Rifiuti speciali di San Marino nelle Marche, il Movimento 5 Stelle pronto a contestare l’accordo nel Consiglio regionale

Rifiuti speciali di San Marino nelle Marche, c’è chi non li vuole più e si prepara a dare battaglia in Consiglio regionale per contestare l’accordo in essere

C’è chi nelle Marche non vuole più smaltire i rifiuti conferiti dal Titano.

A sollevare la questione è stato il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Marta Ruggeri: “Dopo l’autorizzazione temporanea decisa dalla Regione a fine 2021, che permise di importare un quantitativo di ulteriori 27.000 tonnellate di rifiuti speciali rispetto all’accordo stipulato 10 anni fa tra la Regione Marche e la Repubblica di San Marino, finiti in gran parte nella discarica di Cà Asprete nel Comune di Tavullia, la giunta regionale continua ad autorizzare le importazioni di rifiuti, nonostante la situazione quantomeno problematica che riguarda le discariche di tutta la Regione, in particolare quelle della provincia di Pesaro e Urbino”.

E la consigliera dei 5Stelle annuncia battaglia. “A luglio scorso, con la delibera della giunta regionale n. 966, è stato approvato il rinnovo dell’accordo sottoscritto in data 28 maggio 2013 tra la Regione Marche e la Repubblica di San Marino per lo smaltimento e il recupero, nella regione Marche, di rifiuti speciali prodotti nel territorio della Repubblica di San Marino. È facile ipotizzare che la strada che prenderanno questi rifiuti continuerà a essere quella che porta alle discariche presenti nella provincia di Pesaro e Urbino, in quanto più vicine allo Stato estero. La delibera è stata già approvata dalla giunta e l’accordo già sottoscritto dal presidente della Regione Marche, Acquaroli, e dal segretario di Stato sammarinese. Presto la delibera sarà sottoposta al vaglio del Consiglio regionale e lì daremo battaglia”. Spiega la consigliera che “rispetto all’accordo stipulato nel 2013, oggi il contesto è totalmente cambiato. Anche a causa dello sfruttamento intensivo che è stato autorizzato dalla Provincia e dall’Assemblea Territoriale d’Ambito nel 2017 ed effettuato per mere ragioni economiche dai gestori, la discarica di Urbino è già esaurita e le discariche di Tavullia e di Fano sono in via di esaurimento nei prossimi tre anni, secondo le previsioni dello stesso ente di governo dell’Ambito Territoriale. Non sfugge a nessuno, dopo il caso Riceci non ancora risolto, il dibattito in corso sui siti dove realizzare nuove discariche”.

Si vedrà dunque, come andrà a finire la battaglia in Consiglio regionale.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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