“L’aiutiamo noi” e le rubano 4.500 euro dal libretto postale. Vittima una 64enne: “Ci dia il codice e risolviamo tutto”. Ma grazie ad Adiconsum ha recuperato quasi tutti i soldi
ERIKA NANNI – “Signora, ci dia questo codice, poi grazie alle nostre istruzioni riuscirà a recuperare quello mancante”. Inizia così la telefonata dei sedicenti operatori delle poste, che con fare gentile invitano gli utenti a fornire dati e informazioni per risolvere problemi informatici. In realtà, come avverte Adiconsum Romagna, associazione a tutela dei consumatori promossa dalla Cisl, l’intenzione non è certamente quella di aiutare chi si sta arrabattando per fare operazioni con la Poste pay o magari semplici acquisti online. Come successo a una signora 64enne riminese (che preferisce mantenere anonima la sua identità), “vogliono solo fregarti soldi, e io – ammette- ci sono cascata. Ero tranquilla: sapevo che nella Poste pay avevo solo 100 euro. Invece loro mi hanno svuotato il libretto postale, dove di euro ce n’erano 4.500”. (…)
La donna è andata a denunciare tutto alla Polizia postale, forte dei messaggi e delle telefonate registrate. La svolta, però è arrivata quando si è rivolta ad Adiconsum. “Un altro sindacato non è stato in grado di fare niente, tramite loro, invece, ho recuperato 4.350 euro da Poste italiane. Posso solo dire grazie, ed è merito specialmente di Stefania Battistini. Mi ero sentita malissimo: mi consolava solo il pensiero che una malattia sarebbe stata peggio”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna