La vittima del ricatto è un ragazzo di 20 anni: il papà ha pagato ma il figlio non è mai sceso in campo
ENRICO CHIAVEGATTI. «Se vuoi giocare mi devi dare 12mila euro». Non avrebbe fatto giri di parole il procuratore che nella stagione 2015-2016 seguiva la campagna acquisti per conto di una società di calcio riminese. Il ragazzo all’epoca ventenne aveva riferito la richiesta al padre, che pur di continuare a far coltivare al figlio il sogno di vivere prendendo a calci un pallone, ha accettato. I soldi sono stati incassati, ma il campo il ragazzo non l’ha mai visto. Ora il procuratore dovrà spiegare le sue ragioni davanti al Tribunale di Rimini dove siede sul banco degli imputati per rispondere del reato di estorsione. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna