Corriere Romagna: Fondi pubblici al Meeting, chiusa l’indagine per truffa / Parte l’avviso di conclusione dell’inchiesta, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio
RIMINI. La procura di Rimini ha concluso le indagini sui finanziamenti alla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. Nei prossimi giorni il relativo avviso, anticamera di una probabile richiesta di rinvio a giudizio, sarà notificato ai soggetti coinvolti, con l’ipotesi di truffa aggravata: la Fondazione (difesa dall’avvocato Sergio De Sio), il direttore generale Sandro Ricci (difeso dall’avvocato Armando D’Apote), il responsabile amministrativo Roberto Gambuti (difeso dagli avvocati Cesare e Roberto Brancaleoni) e Massimo Conti, amministratore con delega ai contratti (difeso dall’avvocato Roberto Brancaleoni). Gli indagati, che adesso potranno chiedere di essere nuovamente interrogati per fornire ulteriori chiarimenti, finora hanno respinto ogni addebito. Stando all’interpretazione degli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza e della procura riminese in concorso tra loro avrebbe fat- to figurare nei bilanci perdite fittizie, spalmando quote dei ricavi su società collegate, per richiedere e ottenere contributi pubblici a cui altrimenti non avrebbe avuto diritto. In totale 310mila euro di fondi pubblici (relativi alle edizioni 2009 e 2010 della annuale kermesse di Cl) ottenuti, grazie ai rendiconti ritoccati, da Regione Emilia-Romagna, Agenzia di marketing della Provincia di Rimini, Camera di Commercio e ministero dei Beni culturali. (…)
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