Rassegna Stampa – Cedolare secca passa dal 21% al 26% per le locazioni brevi. Buttafuoco (Cgil): «Questo non servirà a ridurre l’emergenza abitativa che c’è in Riviera»
ADRIANO CESPI. Non piace a nessuno l’innalzamento della cedolare secca dal 21 al 26 per cento sugli appartamenti affittati a breve. Non piace alle associazioni dei proprietari di casa e non piace nemmeno al sindacato degli inquilini. Motivo? Una discriminazione per i primi, un provvedimento inutile, che non favorirà lo sblocco delle locazioni lunghe, per i secondi. Stigmatizza Alberto Fabbri, presidente Confedilizia Rimini (associazione che raggruppa i proprietari di immobili): «Siamo contrari a questa decisione del governo che, oltre a penalizzare tanti riminesi che hanno investito nel mattone, rischia anche di alimentare il sommerso». (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna