Perché questa fuga in avanti di San Marino?
MARINO CECCHETTI.
A luglio cominciarono a emergere dubbi circa la possibilità di Andorra, Monaco e San Marino di continuare a portare avanti assieme il progetto di Associazione alla Unione Europea.
Il 25 settembre, invece, i tre ministati ribadiscono che andranno avanti assieme.
Lunedì 10 ottobre, la sorpresa. La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri fa sapere che proprio quel giorno a Bruxelles “la delegazione sammarinese e la controparte europea” hanno “continuato il confronto negoziale”. San Marino ha preso a trattare da solo!
A rompere il fronte comune impostato oltre dieci anni fa, dunque è il ministato che si trova nella condizione più svantaggiosa, penalizzato com’è dalla geopolitica. Andorra può ‘giocare’ fra due Stati. Monaco confina con uno Stato solo, ma ha lo sbocco al mare. Andorra e Monaco – teoricamente – potrebbero, insomma, strappare condizioni che per San Marino sarebbero più difficoltose, data la sua condizione di enclave.
Perché questa fuga in avanti di San Marino?
La ‘fretta’ del nostro Governo – è una ipotesi – potrebbe derivare dalla necessità che, guadagnata l’Associazione, Bruxelles ci aiuti subito a rinnovare il debito pubblico, evitando così di rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale di cui è nota la rigidità.
Trattare con i colossi – un ministato, attorno ha solo colossi – è sempre difficile. Disastroso se con l’acqua alla gola. Già siamo rimasti scottati a Roma quando, per timore di rimanere senza vaccini anti coronavirus, abbiamo ingoiato – perdendo oltre un miliardo di euro? – lo ‘scippo’ di Canale 51, proprietà del nostro Stato, in uso a SmRtv.
Speriamo che la fretta emersa lunedì 10 ottobre derivi da considerazioni magari di tutt’altro genere che Palazzo Begni ha scelto di tenere riservate.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
