L’approvvigionamento idrico della Repubblica di San Marino continua a rimanere precario perché fondato, aleatoriamente, su un condotto di captazione da un ‘bottaccio’ sulla sponda del Marecchia, realizzati – entrambi abusivamente? – quando quel tratto del Marecchia apparteneva alle Marche.
I politici, supportati da tecnici conniventi, da decine di anni favoleggiano periodicamente di un invaso in Repubblica risolutivo di ogni problema – come, del resto, di impianti di smaltimento dei rifiuti da favola da installare da un momento all’altro – per procedere come sempre nell’unico progetto effettivamente realizzato: la devastazione del territorio sammarinese attraverso la speculazione edilizia in combutta – lo si è appreso di recente – con la malavita organizzata.
Leggi l’ultimo allarme per l’acqua lanciato dalla Associazione SottoMarino.
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quanto scritto nel programma del Patto per San Marino