San Marino. Assunzione smodata di alcolici tra i giovani. Istanza chiede attenzione

San Marino. Assunzione smodata di alcolici tra i giovani. Istanza chiede attenzione

La richiesta mira ad armonizzare il limite di età per la somministrazione di bevande al banco, a 16 anni, con quello di 18 anni previsto invece per l’acquisto di alcolici

E’ da diverso tempo motivo di allarme l’uso, e sempre troppo spesso l’abuso, di alcol tra i giovani e i giovanissimi. L’ultimo studio di cui si trova documentazione on-line risale al 2014 e vedeva dati, che non paiono essere migliorati, che devono fare riflettere. Lo studio “I ragazzi e l’alcol”, dava conto del fatto che il 13% dei ragazzi in età tra gli 11 e i 15 anni a San Marino, bevono almeno una volta alla settimana. Una percentuale più alta rispetto alla media internazionale che è dell’11%.

Dallo studio risultava inoltre che i 4% dei ragazzi almeno due volte nella vita hanno bevuto tanto da essere ubriachi. Seppure questi numeri siano datati, non c’è da sperare che siano migliorati, tanto che l’emergenza è sentita dalla popolazione. Così un gruppo di cittadini lo scorso aprile ha presentato una Istanza d’Arengo che dovrà essere discussa nel Consiglio grande e generale che si aprirà il prossimo 21 agosto.

L’istanza ha ad oggetto “Adeguamento ad un unico limite di età per la somministrazione di alcolici”

Si legge dunque nella richiesta dei cittadini: “La problematica sull’assunzione smodata di alcolici da parte della nostra società giovanile viene evidenziata sempre più spesso in ambiente sanitario, scolastico nonché in quello sociale.

La cronaca evidenzia in maniera sempre più frequente problemi, episodi, e violazioni dove l’assunzione di alcolici è risulta essere una componente che ha amplificato l’effetto di un comportamento non consono. Gli studi che dimostrano quanto sia dannoso l’abuso, la semplice assunzione e\o somministrazione di superalcolici in età adolescenziale, oltre alle conseguenze a lungo termine per i soggetti più fragili, sono oramai innumerevoli.

Nel nostro paese da molti anni esiste un’anomalia molto forte per quanto riguarda la differenza tra somministrazione e vendita degli alcolici. Tale anomalia consta nella possibilità di acquistare alcolici e superalcolici in attività commerciali (alimentari, supermercati e bottiglierie) solo se è stata raggiunta la maggiore età di 18 anni, mentre l’età scende ai 16 anni compiuti per la somministrazione al banco, come ad esempio presso i bar, pub e ristoranti. Tale disparità crea non poche problematiche per diversi aspetti, tra i quali consentire ai minori l’assunzione di alcoolici, e la disparità di reputazione delle singole attività economiche, che vengono sanzionate o autorizzate con un regolamento differente su un unico tema.

A fronte di quanto sopra crediamo che il contrasto sociale della problematica sia evidente oltre che poco chiara come legislazione, se non addirittura fuorviante per tutte quelle attività che presentano settore commerciale misto con vendita e somministrazione.

Riteniamo quindi che sia fondamentale un’analisi più che attenta della problematica, nonché una risposta chiara e tempestiva della legislazione che ponga finalmente fine a qualsiasi interpretazione, e porti finalmente la nostra Repubblica in linea con tutte le altre realtà internazionali ove il limite è enunciato univocamente.

Si chiede: Di promulgare un’unica legislazione che preveda l’adeguamento ad un solo limite di età, sia esso 16 anni o 18 anni, dove sarà il legislatore a definirà il limite in ragione della problematica oggettiva, senza badare alla ragione sociale o alla realtà economica che si rende responsabile della somministrazione di alcolici, e che questo limite di età sia reso valido per tutte le realtà nazionali.

Pertanto ci rimettiamo ad una Vostra più attenta valutazione e definizione, confidando nella vostra coscienza, giustizia, chiarezza e senso di responsabilità verso i nostri giovani”, conclude l’Istanza.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dpo le 22

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