Rassegna stampa – Per l’accusa, a garanzia di finanziamenti richiesti a istituti esteri, la banca aveva posto dei titoli propri, ma anche titoli di proprietà della clientela
ANTONIO FABBRI – Dopo la prima udienza di costituzione delle parti del novembre scorso, ieri si è proceduto con le questioni preliminari, davanti al Commissario della legge Vico Valentini, per il caso legato alla galassia BancaCis, che vede imputati l’ex direttore generale della banca Daniele Guidi, l’ex vice direttore Marco Mularoni e il maggiore azionista della banca, Marino Grandoni, i quali devono rispondere a vario titolo di appropriazione indebita, frode nei contratti, violazione della legge bancaria.
Per l’accusa, a garanzia di finanziamenti richiesti a istituti esteri, la banca aveva posto dei titoli propri, ma anche titoli di proprietà della clientela, tra cui alcuni appartenenti al primo pilastro dei fondi pensione.
Di qui la costituzione di parte civile per conto di alcuni clienti della banca con l’avvocato Rossano Fabbri; dell’Avvocatura dello Stato, con gli avvocati Sabrina Bernardi e Simona Ugolini e dalla Sga, Società di gestione degli attivi, ex Bns, ex BancaCis, con l’avvocato Alessadro Cardelli. Gli avvocati delle difese – Susanna Piccini e Chiara Taddei per Guidi; Roberto Brancaleoni e Federico Fabbri Ercolani per Mularoni; Michela Vecchi e Gianluca Mularoni per Grandoni – hanno rilevato diverse lacune ed errori nel capo di imputazione, chiedendone la nullità o quanto meno la remissione in istruttoria per correggere gli errori materiali e non: mancata indicazione dei titoli che sarebbero stati messi a garanzia; mancata indicazione della temporalità; mancata indicazione degli elementi di compartecipazione.
Non emerge dal capo di imputazione per le difese, cioè, il tempus commissi delicti dell’appropriazione indebita e, oltre a ciò, l’esclusione dal processo di alcuni soggetti, facenti parte del Cda e del Comitato finanza di BancaCis che avallarono le operazioni, quindi potenzialmente compartecipi, indicati invece come testimoni.
Chiesta anche la inutilizzabilità della relazione della Commissione politica di inchiesta sul Cis, dei relativi allegati e acquisizioni testimoniali. Inutilizzabilità che il giudice Valentini ha anticipato essere pacifica, ancorché le testimonianze possano essere ripetute in udienza.
Il Procuratore del fisco Roberto Cesarini si è dal canto suo opposto alle richieste delle difese e alle nullità rilevate, chiedendo di procedere e sostenendo come il capo di imputazione contenga tutti gli elementi necessari e come talune questioni potranno essere chiarite nel merito dell’istruttoria dibattimentale.
Le parti civili hanno invece chiesto un termine per poter valutare le eccezioni delle difese e per poter replicare per iscritto. Termine concesso dal giudice sia per le repliche che per le eventuali controrepliche delle difese. Dopodiché il giudice deciderà sulle eccezioni. Ha quindi fissato la prossima udienza per il 27 febbraio, data nella quale dovranno essere formulate le istanze istruttorie.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo