San Marino. Infortunio sul lavoro dopo la caduta di un carico da una gru, condannata anche la vittima

San Marino. Infortunio sul lavoro dopo la caduta di un carico da una gru, condannata anche la vittima

Infortunio: carico cade da una gru, quattro condanne. Condannata anche la vittima, che ha tuttavia ottenuto anche il risarcimento del danno

ANTONIO FABBRI – Brutto infortunio sul lavoro verificatosi nel luglio 2019, sono finiti sotto processo il capocantiere, l’amministratore dell’impresa e il gruista, oltre alla stessa parte lesa, nel processo sia in veste di parte civile, sia in veste di imputato, perché accusato a sua volta di non avere rispettato le norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’accaduto vide un muratore 48enne della ditta Intonaci sammarinesi Srl, specializzato appunto nella realizzazione di intonaci, travolto da un carico sospeso caduto da una gru in movimento, in un cantiere edile in via Campo di Tari a Serravalle. Ieri le conclusioni del processo nelle quali ha esordito l’avvocato Gian Nicola Berti, nella doppia veste di legale di parte civile e avvocato difensore. Proprio per questo ultimo aspetto “ritengo- ha detto – che il mio assistito debba andare assolto per mancanza di responsabilità, semplicemente perché non c’è nessuno dolo e nessuna colpa nel suo comportamento. In più si trovava in quel luogo nell’adempimento di un dovere, per un ordine che gli era stato impartito dal suo superiore e non può pertanto essere punito”. Quanto al ruolo di parte lesa ha chiesto la responsabilità degli altri imputati e il risarcimento del danno, chiedendo che in caso di concorso di colpa, questo non fosse superiore al 10%. Il Procuratore del fisco Giorgia Ugolini ha sottolineato come fosse “chiara fin da subito la dinamica. L’oscillazione ha destabilizzato il carico che è precipitato. Ad avviso della Procura fiscale risultano sufficientemente provate le responsabilità di tutti gli imputati” e ha chiesto per ciascuno una multa a seconda della rispettiva responsabilità.

Quindi la parola alle difese con gli avvocati Alessandro Cardelli, Alfredo Amici e Luigi Mazza, che hanno sostenuto tutte l’assenza della responsabilità penale dei loro assistiti, rimarcando una certa corresponsabilità della vittima. Lettura che, in replica, l’avvocato Berti ha rigettato.

Dopo la camera di consiglio il commissario della legge Adriano Saldarelli, di fatto accogliendo le richieste della Procura fiscale, ha condannato tutti e quattro gli imputati a multe di 600, 400 e 50 euro la parte lesa, ritenendo evidentemente avesse a sua volta una quota di responsabilità. Ha tuttavia condannato gli altri imputati in solido al risarcimento del danno, a favore della vittima, da liquidare in sede civile, oltre al pagamento degli onorari di costituzione di parte civile da liquidare con separato provvedimento.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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