San Marino. L’informazione: “Titoli di privati usati da CIS a garanzia di prestiti, partito il processo”

San Marino. L’informazione: “Titoli di privati usati da CIS a garanzia di prestiti, partito il processo”

Rassegna stampa – Titoli di privati usati da Cis a garanzia di prestiti, partito il processo. L’accusa a vario titolo è di appropriazione indebita, frode nei contratti e violazione delle norme bancarie gli ex direttore e vice direttore Guidi e Mularoni e l’azionista Grandoni

ANTONIO FABBRI – Torna in aula, di fatto per la prima udienza dopo varie vicissitudini processuali, uno dei tanti filoni che riguardano Banca Cis, ovvero quello nel quale, secondo l’accusa, titoli di correntisti erano stati posti a garanzia di prestiti a favore della banca.

In sostanza, secondo le prospettazioni dell’accusa, la banca aveva chiesto dei finanziamenti a istituti esteri e, a garanzia di questi, aveva messo dei titoli propri, ma anche titoli di proprietà della clientela che erano stati utilizzati dalla banca e dai suoi amministratori come propri e messi a garanzia, appunto, per ottenere finanziamenti.

I titoli della clientela usati a garanzia ammontano, secondo i calcoli del capo di imputazione, complessivamente a quasi 9 milioni di euro (8.949.127,22 euro). I prestiti a favore della banca erano stati contratti nel 2019 con Efg Lussemburgo e Efg Bahamas.

Ieri dunque la prima udienza con la costituzione delle parti davanti al giudice Vico Valentini. Imputati – con contestazioni che vanno a vario titolo dall’appropriazione indebita, alla frode nei contratti alla violazione della legge bancaria sulla “separazione patrimonale” e la “confusione di patrimoni” – l’ex direttore generale Daniele Guidi, l’ex vice direttore Marco Mularoni e il maggiore azionista della banca, Marino Grandoni.

Nell’udienza di ieri si è proceduto, dunque, alla costituzione delle parti, la cui discussione non si è tuttavia esaurita e terminerà nell’udienza del prossimo 18 gennaio con in mezzo un contraddittorio cartolare. Nell’udienza di ieri hanno infatti chiesto la costituzione di parte civile l’Avvocatura dello Stato, con gli avvocati Sabrina Bernardi e Simona Ugolini, per conto dell’Eccellentissima Camera e per conto dell’Iss, dato che una parte dei titoli posti a garanzia erano riferiti a fondi facenti parte del primo pilastro pensionistico.

Chiesta poi la costituzione di parte civile di Sga – la Società di Gestione degli Attivi, ex Bns, ex BancaCis – persona giuridica rappresentata dall’avvocato Alessandro Cardelli che ha depositato, a sostegno della propria richiesta di costituzione, una cospicua mole di documentazione.

E’ stato anche per vagliare queste carte che il giudice Valentini ha dato un termine alle parti per il contraddittorio cartolare, aggiornando poi l’udienza a gennaio.

Richiesta di costituzione di parte civile, infine di un cliente della banca i cui titoli erano stati posti a garanzia, rappresentato dall’avvocato Rossano Fabbri. Tutte le parti civili, ciascuna per i titoli di pertinenza, hanno lamentato di avere subito un danno. Il Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, ha detto di ritenere ammissibili le costituzioni di parte civile.

Tuttavia una prima opposizione è arrivata ieri in udienza dai legali degli imputati, in particolare dall’avvocato Susanna Piccini – ieri in aula con l’avvocato Chiara Taddei in sostituzione degli avvocati Fabio Federico e Massimo Dinoia – legale di Daniele Guidi.

L’avvocato Piccini ha, tra le altre cose, evidenziato come Guidi sia stato già sottoposto per i medesimi fatti a processo, il cosiddetto caso dei fondi pensione che ha già visto sentenza di primo grado il 13 aprile scorso. Ha pertanto chiesto di non ammettere la costituzione di parte civile, dell’Iss, già comparsa in quel procedimento, e dell’Eccellentissima Camera.

L’avvocato Piccini ha inoltre chiesto di rigettare anche la costituzione di Sga, essendo questa il soggetto giuridico nato dalle ceneri di BancaCis, che eventualmente dai prestiti ottenuti avrebbe avuto un vantaggio e non un danno.

Le controdeduzioni delle altre difese, Mularoni con gli avvocati Federico Fabbri Ercolani e Roberto Brancaleoni e Grandoni con Gian Luca Mularoni e Michela Vecchi, verranno espresse compiutamente nel contraddittorio cartolare disposto dal giudice con termine 29 novembre per le parti civili e 6 dicembre per le difese con eventuali controrepliche.

Nell’udienza di gennaio saranno quindi affrontate le questioni preliminari.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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