Bcsm, da Caringi alla Tomasetti
MARINO CECCHETTI. Banca Centrale (Bcsm). Già l’acquisto della sede è abbinato a una tangente di oltre mezzo milione di euro. Poi venne la “collaterale assistenza” a quei del Conto Mazzini, da cui è partito il nostro debito pubblico.
Presidenti o Direttori che si dimettono anzitempo. Alcuni ci prendono pure in giro.
A Palazzo Begni, presenti due Segretari di Stato e l’Ambasciatore d’Italia, il 26 novembre 2009 il direttore di Bcsm Luca Papi al momento della firma dell’Accordo italo-sammarinese di Collaborazione Finanziaria imposto da Tremonti affermò – sentito Tremonti? – che al più entro i successivi quindici giorni sarebbe stato firmato un ‘memorandum’ d’intesa con Banca d’Italia. Prima della ratifica dei parlamenti, disse!
Ancora, il memorandum, lo aspettiamo. Per il Presidente Renato Clarizia, meglio così.
Ultimamente si riparla di Stefano Caringi …. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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