San Marino. Bollette e sanità, Libera in conferenza stampa

San Marino. Bollette e sanità, Libera in conferenza stampa

Libera: “Bollette, sta diventando una pantomina pericolosa per cittadini e imprese”

“La cittadinanza si sta rendendo conto che abbiamo un governo di incapaci”

ANTONIO FABBRI – Bollette e sanità. Libera punta il dito su quello che definisce “un governo di incapaci”. “Sfido chiunque a trovare qualcosa che in questi tre anni di governo sia migliorata nella gestione della cosa pubblica. Abbiamo sicuramente i temi caldi del momento: bollette e sanità con una confusione che sta imperversando in ogni settore. La situazione sta diventando grottesca, se non fosse che sono i cittadini a farne le spese”. Lo dice Michele Muratori, tralasciando per il momento altri settori con un declino inesorabile, come il territorio “su cui ci concentreremo e dove vediamo clientelismo, delibere ad personam, come un po’ in tutti i settori della cosa pubblica”, dice Muratori.

Tornando ai temi caldi: “La questione bollette sta diventando una pantomima pericolosa per le famiglie e per le imprese. Allo stato attuale non si sa se aumenterà e quanto aumenterà, perché all’interno della maggioranza non si è trovata una quadra e si sta litigando su tutto. Non trovano soluzioni e tutte le risposte sono delle trattative al ribasso in cui a farne le spese è solamente la cittadinanza. Noi troviamo questa gestione della cosa pubblica pericolosa e ci appelliamo alle forze politiche che hanno ancora la schiena dritta per affrontare la situazione e non solo la schiena incollata alle poltrone. Sembra che l’interesse personale di qualcuno stia superando l’interesse della collettività e questo è gravissimo. Noi denunciamo questa malagestio e ci appelliamo alle persone sane di principi nella maggioranza e nel governo, perché facciano sentire la loro voce anziché votare supinamente qualsiasi cosa arrivi”. Così Libera lancia una serie di incontri su tre lunedì diversi, nei bar della Repubblica per fare sentire la propria voce alla cittadinanza.

Rincara la dose Luca Boschi: “Nel giro di tre giorni il Segretario Lonfernini ha rinnegato se stesso. Dagli aumenti necessari e urgenti con percentuali elevatissime, al rinvio degli aumenti. Mettiamoci nei panni dei cittadini e delle imprese: come fa una azienda sammarinese a programmare la produzione se non sa quali saranno i costi dell’energia, come fanno a fare preventivi, come fanno a programmare l’attività. Come fa, poi, una famiglia sammarinese a pianificare il budget famigliare quando gli si prospetta un aumento delle bollette che va dai 250 a 300 euro al mese, in un momento i cui il costo della vita aumenta. Il governo come è arrivato a questa situazione, che non è straordinaria e inaspettata, tanto che Libera da mesi sollecita il governo a prepararsi. Il governo ci arriva totalmente impreparato, il Segretario dice una cosa in Commissione per 10 ore consecutive e due giorni dopo cancella tutto. Questo è solo uno degli esempi, perché nella sanità c’è il famoso robot nel quale sono stati spesi 3 milioni di euro che è fermo lì da mesi. E’ chiaro che c’è una mancanza di programmazione da parte del governo su una emergenza che non è inaspettata”, conclude Boschi.

Dice Matteo Ciacci “La cittadinanza si sta accorgendo che questo è un governo di incapaci. Mentre prima avevano trovato la possibilità di raccontarla. Questa volta la conferenza stampa di Lonfernini ha aperto un varco, e grazie all’opposizione, lo vogliamo rivendicare, è stata fatta l’audizione da cui sono emerse delle spiegazioni. E finalmente questo governo di incapaci ha dovuto fare un dietrofront clamoroso. Adesso non la raccontano più. Abbiamo proposto che il rimborso Enel vada sulle bollette per calmierare gli aumenti. Ci fa piacere che il governo abbia deciso di prendersi un po’ di tempo per studiare questa proposta”. Altra proposta fatta era “una parte del debito per calmierare le bollette. Emendamento in assestamento di bilancio è stato bocciato”. Quindi la sanità: “Ortopedia, Oncologia con le associazioni disperate, Medicina di base con il Cot che è la lungaggine della lungaggine. Questa non è una critica aprioristica, ma sono i disservizi che subiscono ogni giorno i nostri concittadini che ci riportano il disagio. In questa fase serve anche alzare un po’ i toni. Il racconto che andava tutto bene non regge più, non ci crede più nessuno. Dopo la sputtanata di Pedini che ha fatto la conferenza stampa dove ha messo in fila una serie di problematiche mai risolte, si è capito che queste qui sono persone cui interessa soltanto le poltrona. Invece noi abbiamo bisogno di persone di politici capaci che possano veramente produrre dei risultati, magari anche condividendole incontrandosi, facendo più spesso le commissioni, rispondendo più frequentemente alle interpellanze, cosa che in questo momento non sta avvenendo. Noi daremo battaglia primo, perché le bollette non vengano aumentate perché non ce n’è bisogno, se si utilizzano meglio le risorse; secondo Bevere e Ciavatta volete iniziare a dare risposte sulla sanità? Almeno sui servizi, visti tutti i soldi che state spendendo, viste tutte le consulenze che state dando, anche a soggetti poco specchiati”.

Il primo appuntamento con Libera nel Paese, sarà dunque lunedì 7 novembre, dalle 19 e 30 alle 22, al bar ritrovo di Dogana.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato  integralmente dopo le 23

 

 

 

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