San Marino. Centro di formazione professionale, la sua ristrutturazione sotto la lente del Consiglio

San Marino. Centro di formazione professionale, la sua ristrutturazione sotto la lente del Consiglio

In Consiglio Grande e Generale si è parlato questa mattina della ristrutturazione del Centro di formazione professionale di San Marino.

L’emendamento di Repubblica futura, esaminato nella seduta di questa mattina della sessione consiliare, è l’Articolo 2 Ter Decies “Ristrutturazione Centro di formazione professionale”.

Tale provvedimento, spiega San Marino News Agency in un dossier sui lavori di questa mattina del Consiglio Grande e Generale, per richiedere un decreto delegato per ristrutturare le attività svolte dal Centro di formazione professionale, in modo che “le attività scolastiche, nel triennio dedicato all’ottenimento del diploma di qualifica, vengano poste sotto la competenza del dipartimento Istruzione, mantenendo in capo al dipartimento Economia le attività dedicate alla formazione di secondo livello” per lavoratori disoccupati e inoccupati.

Il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, ha rivelato in Aula che c’è un decreto in via di definizione, che porterà presto in Congresso, volto a disgiungere il Cfp dalle attività dell’Ufficio politiche attive del lavoro. “Il Cfp sarà autonomo, avrà un suo dirigente responsabile”, ha chiarito. Non solo: è in dirittura d’arrivo il lavoro portato avanti e in scadenza a settembre da parte di un gruppo tecnico che “ha ristrutturato tutti gli aspetti di carattere didattico”.
Quindi, l’emendamento potrebbe anche essere adottato, ha anticipato, ma “bisogna fermarci e confrontarsi – ha suggerito – per non inserire aspetti che creino turbativa rispetto al prossimo decreto e alla relazione del gruppo di lavoro”.

Dopo una breve sospensione dei lavori, non si è arrivati comunque a una sintesi e si è dunque andati avanti nel discutere l’emendamento.

Nicola Renzi (Repubblica futura) e Matteo Ciacci (Libera) hanno riconosciuto l’importanza di una formazione orientata al lavoro del settore turistico-ricettivo, alla luce anche delle difficoltà nel reperire personale. “Perché non facciamo una sorta di istituto alberghiero innovativo? Altrimenti, restiamo con un istituto di serie B dove vengono parcheggiati i ragazzi”, ha detto Ciacci.

Per Denise Bronzetti (Noi per la Repubblica), il Cfp “ha tante potenzialità anche inespresse”. Con la serie di provvedimenti, alcuni che sono già legge, “si è finalmente sulla strada giusta”, ha riconosciuto, auspicando che a breve il Consiglio possa affrontare la separazione richiesta anche dall’emendamento, con “la conseguente offerta formativa del Cfp”.

Grazia Zafferani (Gruppo misto) ha sottolineato quindi come a San Marino manchi la “pari opportunità scolastica” per studenti e insegnanti che si ritrovano in una “non-scuola”.
E anche perché i ragazzi si trovano a dover scegliere tra Centro di formazione professionale e i licei, o il dover andare fuori territorio.

Ha concordato Gian Matteo Zeppa (Rete), che, come padre, riscontra difficoltà nei ragazzi nello scegliere il proprio percorso scolastico. “Il panorama di scelte, che sia liceo o scuola professionale, deve avere pari dignità – ha mandato a dire – non ci può essere una discriminazione”.

Manuel Ciavatta (Pdcs), infine, ha suggerito di esaminare in Commissione consiliare le risultanze degli studi del gruppo di lavoro sulla didattica del Cfp e Andrea Zafferani (Repubblica futura) ha abbracciato la proposta.

Alla fine l’emendamento di Repubblica futura è stato respinto.

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