San Marino. Ciacci (Libera): “Saremo alternativi alla Dc? Intanto organizziamoci”

San Marino. Ciacci (Libera): “Saremo alternativi alla Dc? Intanto organizziamoci”

Conferenza di Libera chiama a raccolta la sinistra alternativa alla Dc? “intanto organizziamoci”. Durante la tavola rotonda non sono mancate bordate su Alleanza riformista

ANTONIO FABBRI – La conferenza programmatica di Libera mette attorno al tavolo alcuni esponenti della sinistra sammarinese, nel dibattito intitolato, appunto, “Voci di sinistra”.

Ad intervenire nel pomeriggio di ieri presso il Grand Hotel, oltre ai padroni casa Giuseppe Morganti, che ha moderato il dibattito, e Matteo Ciacci, anche Federico Pedini Amati, in veste di esponente politico e non di Segretario di Stato; Giovanni Zonzini per Rete, di cui è consigliere indipendente; Grazia Zafferani di Demos, e Vanessa Muratori, come esponente della società civile e, come noto, impegnata attivamente con Unione Donne Sammarinesi a sostegno dei diritti civili.

“Le divisioni a sinistra ci sono – dice Federico Pedini Amati – forse è ora di fermarsi, tornare indietro un attimo e dirci che a vario titolo i governi degli ultimi vent’anni hanno avuto bisogno di sinistra. Forse non siamo mai stati bravi ad essere uniti in quei governi. Questo è il dramma. La grande sfida dell’Arengo, che è una festa istituzionale ma nostra, è riuscire in campo sociale, come allora i capi famiglia. E’ un percorso complicato, ma è lì che noi dobbiamo tornare convintamente. Gli uomini di sinistra danno più risposte al paese di quelli di altri schieramenti”.

Gli uomini e le donne politiche di sinistra “devono mettere in atto politiche per fare stare bene le persone, indirizzate per vivere in comunità. Questo è il primo denominatore comune che la sinistra deve tenere in mente quando fa azioni politiche”, dice Grazia Zafferani che insiste “a questo Paese servono politiche di sinistra e come Demos nasciamo per fare iniziare un dialogo sulle politiche sociali”.

Poco prima Giovanni Zonzini aveva parlato della necessità della sinistra di cambiare linguaggio, anziché giocare sulla difensiva, con posizioni del tipo “difendiamo lo stato sociale, dando per scontato che qualcuno lo stia attaccando. Questo è un problema, perché nel momento in cui ti poni nello stato dell’assediato prima o poi cedi. Invece dovremmo puntare non solo a cercare di difendere i rimasugli delle risposte che sono state date dalla sinistra in passato, ma promuovere un altro tipo di stato sociale rispetto ai conservatori”.

“Anche io sono triste per la polverizzazione della sinistra – dice Vanessa Muratori – non solo a livello sammarinese. Nel momento della crisi di identità è importante capire la propria radice. Diritti civili, diritti sociali laicità dello Stato, principi che ci derivano dalla comune di Parigi e che penso siano ancora le tre direttive che devono essere attualizzate e portate avanti”.

“E’ arrivato il momento di cominciare un discorso capace di mettere in discussione lo satus quo – ha esordito Matteo Ciacci – non va tutto bene. Occorre tutti insieme mettere al centro un progetto politico con la nostra visione di sinistra”. E qui si innesta l’attualità politica: “Dobbiamo superare il timore reverenziale secondo cui dobbiamo essere per forza perdenti o non sufficienti. Qui abbiamo la Democrazia cristiana che ci intimorisce sempre un po’ tutti, ma i conservatori si possono battere con la forza delle nostre idee e anche delle nostre caratteristiche”.

Coglie la palla al balzo Federico Pedini Amati. “Avremmo tutte le carte in regola per giocarcela alla grande con i partiti conservatori. Mi piace una alleanza sociale, non mi piace Alleanza riformista, perché è come quella di Npr che non ha funzionato. Il motivo è che quando ci sono idee così tanto distanti, non può funzionare. Lo sforzo nostro deve essere di sedersi e parlare, credendo in questo percorso”.

Su Alleanza riformista arrivano bordate da Matteo Ciacci: “Purtroppo la politica è condizionata da specifici e particolarissimi interessi. Ci sono esponenti politici più di sinistra di me che per interesse non vorranno mai sedere a questo tavolo perché hanno sposato altre ragioni… per interessi economici o più legati alla giustizia. Ci sono esponenti di sinistra in Alleanza riformista, ma io credo che quello che li unisce sia qualcos’altro”. Comunque tira le fila Ciacci: “Dobbiamo mettere a fatto comune progetti per alleanze serie di sinistra. Saremo alternativi alla Dc? Intanto organizziamoci”, conclude Ciacci.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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