San Marino. Resoconto Commissione Consiliare Finanze 27 ottobre, pomeriggio

San Marino. Resoconto Commissione Consiliare Finanze 27 ottobre, pomeriggio

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE 

GIOVEDI’ 27 Ottobre- Seduta del Pomeriggio

La Commissione consiliare Bilancio e Finanze torna a riunirsi nel pomeriggio per affrontare l’ Audizione dei vertici dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici; in particolare sono presenti in Aula Francesco Raffaeli, presidente del Cda di Aass. in rappresentanza di tutto Cda, Raoul Chiaruzzi, direttore generale Aass e l’Ing. Massimo Poiesi, consulente tecnico “Key to Energy”. I temi affrontati sono molto tecnici e riguardano in particolare l’approvvigionamento energetico della Repubblica di San Marino e i relativi costi che, a causa delle forti fluttuazioni del mercato, hanno determinato un aumento delle bollette. Il confronto e le domande dei commissari si sono concentrate anche sullo Swap, il contratto di copertura che ha potuto calmierare gli effetti legati all’estrema volatilità del mercato dell’energia. Con il contratto “abbiamo trasformato il prezzo di acquisto da variabile a fisso, a 43,75- spiega il presidente Aass- L’effetto dell’operazione ha riportato equilibrio tra prezzi di acquisto e di vendita. Ci ha permesso di ‘guadagnare’ un importo importante con cui abbiamo supportato così la mancanza di adeguamento tariffario”.

Rispetto all’aggiornamento comunque “necessario” delle tariffe energetiche, il Segretario di Stato con delega ai Rapporti con Aass spiega che, a fronte delle richieste e sollecitazioni ricevute dall’Azienda e dal governo diversi mesi prima, “il primo aggiornamento dall’Authority è stato ottenuto nel tardo dicembre 2021”, un provvedimento definito “del tutto insufficiente rispetto ai movimenti del mercati”. Di qui la necessità di “ritoccare in corso d’opera nei mesi successivi due volte le tariffe varate con quell’aggiornamento, in quanto lo stesso era ritenuto provvisorio”, prosegue. Il Segretario di Stato è critico di fronte alla resistenza dimostrata dall’Autorità alle richieste per gli aggiornamenti delle tariffe: “Si è di fronte una vera e propria crisi ed emergenza energetica. E’ normale- domanda- adottare un provvedimento provvisorio, dopo 12-13 anni di non aggiornamenti?”. Infine, “Stiamo cercando, attraverso gli aumenti tariffari- conclude- di tenere in modo sostenibile tutta la parte erogata dai servizi pubblici e devono essere adottati”.

L’Audizione proseguirà in seduta notturna e si toccherà anche il punto b) del comma 3, ovvero il riferimento del Segretario di Stato con delega ai Rapporti con l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici. Teodoro Lonfernini, in merito alle politiche di approvvigionamento energetico.

 

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Teodoro Lonfernini, Sds per i Rapporti con l‘Aass

Ritengo estremamente utile aver accettato, e da parte Rf proposto, l’audizione che tratti uno degli aspetti più attuali, in termini di politiche emergenziali e da costruire per il futuro rispetto tutto ciò che attiene al reperimento di materie essenziali. Tutto quello che sta accadendo sulle politiche energetiche in Europa e nel mondo richiede più di un approfondimento. Io farò un’anticipazione di tutto quello che si è potuto mettere in campo nell’ultimo anno, in cui sono state mosse molte opinioni confusionarie. Quando parliamo di politiche energetiche, che il nostro Paese ha sempre gestito attraverso la gestione esclusiva dell’Azienda di Stato dei servizi pubblici, abbiamo avuto un approvvigionamento che al 100% proviene dall’esterno, sia per energia elettrica, gas naturale e risorse idriche. E’ solo supportato, da parte dell’energia elettrica, da un’attività privata che si è mossa da qualche anno sul fotovoltaico, dando quota del 5%. Tutto il resto deriva da approvvigionamento esterno che ha dei costi. E’ l’azienda che fa approvvigionamento, fa da gestore e distributore. L’Azienda si muove sul libero mercato. L’Acquisto e il distribuito avviene attraverso politiche tariffarie che negli ultimi 13 anni non sono mai state aggiornate. I servizi devono essere resi, efficienti ed erogati a costi estremamente molto bassi: questo il principio sempre perseguito.

Da qualche tempo a questa parte tale circostanza non è più sostenibile, le aziende autonome fanno confluire il loro bilancio interno al bilancio generale dello Stato e si è iniziati a ricostruire bilanci più compatibili. Poi è arrivato il Covid, che ha inciso anche nella gestione quotidiana di Aass. L’abbiamo affrontata bene, poi appena la parte di epoca pandemica tendeva a dare segnali di allentamento- dalla primavera 2021- verso agosto 2021, l’area europea si è svegliata con una nuova crisi energetica. Non tutti se ne sono accorti fin dall’inizio, ma se ne sono accorti i mercati e gli operatori e tutti coloro che si devono rifornire sul libero mercato. A fine agosto 2021 dunque arrivano i primi segnali di crisi e iniziano a muoversi con immediatezza sia Aass, sia il nostro consulente Key to energy per fare presente il pericolo al sottoscritto e a chi doveva iniziare ad avvertire serio pericolo.

La situazione si manifesta ancora di più nel settembre 2021, l’andamento dei mercati diviene cronico con volatilità e sproporzioni mai viste, sia l’Aass che il consulente iniziano a trasferire al Congresso che dovevamo mettere in atto determinate azioni. Tra le primissime, capire come potevano muoversi i nostri principali fornitori, quali contratti avevamo, quali strategie potevano essere messe in campo. Arriviamo a ottobre-novembre, i mercati sono ancora più complicati, si arriva a una schizofrenia di mercato con incidenza economica insostenibile: gas naturale a megawattora nel pre-crisi costava tra 20-25 euro, la punta della scorsa estate è arrivata a 325 euro megawattora. A dicembre abbiamo cominciato a pensare quali strumenti potevamo mettere in campo per fronteggiare uno stato di emergenza totale. Per arrivare al famoso contratto finanziario di cui tanto si è discusso in maniera anche imprecisa. Lo abbiamo costruito e messo in campo, abbiamo trovato un contraente disposto a sottoscriverlo. Il primo ostacolo che abbiamo incontrato era legato alla garanzia richiesta, da 36 mln di euro, abbastanza onerosa, rispetto cui il fornitore ha preteso garanzie anche da parte di un operatore bancario italiano, lo abbiamo trovato. La trattativa è andata avanti per tutto il mese di gennaio, per delineare gli aspetti bancario-finanziari, e alla fine abbiamo avuto la bravura, l’audacia, la lungimiranza -e per 4° elemento metto la fortuna -di sottoscrivere due giorni prima dello scoppio del conflitto ucraino-russo il contratto finanziario.

Se avessimo atteso una settimana, quel contratto non l’avremmo sottoscritto con nessuno, un contratto finanziario ponendo il prezzo bloccato straordinario a 43,75 euro, fino al 2026. E’ un puro Swap, la logica di due contraenti che si trovano d’accordo sulla base del prezzo delle materie e bloccano un prezzo. Bisogna accedere al libero mercato e attraverso lo strumento finanziario avviene il rimborso con tecnicismi particolari.

Alla luce di tutte queste operazione Aass, alla luce dell’impazzimento dei mercati, ha rivolto relazioni e aggiornamenti continui all’Autorità garante dei prezzi dell’energia. Abbiamo iniziato a rivolgere richieste di aumenti tariffari. Era chiaro che i mercati avrebbero continuato

quell’andamento e che, dopo tanti anni di mancato aggiornamento,sarebbe stato necessario iniziare una politica di aggiornamenti. Il primo aggiornamento dall’Authority è stato ottenuto nel tardo dicembre 2021, con applicazione dal primo gennaio, con un provvedimento del tutto insufficiente rispetto ai movimenti del mercati- e aggiungo- a tratti irresponsabile rispetto l’atteggiamento bilancistico dell’azienda. Così che abbiamo dovuto ritoccare in corso d’opera nei mesi successivi due volte le tariffe varate con quell’aggiornamento, in quanto lo stesso era ritenuto provvisorio.

Si è di fronte una vera e propria crisi ed emergenza energetica. E’ normale adottare un provvedimento provvisorio? Soprattutto quando gli analisti di ogni parte del mondo hanno sempre affermato che la crisi energetica sarà sì temporanea, ma nessuno mai potrà affermare che dopo la crisi i valori di mercato torneranno pre-crisi. E dopo 12-13 anni di non aggiornamenti, noi abbiamo adottato un aggiornamento provvisorio di 6 mesi, corretto poi due volte, a maggio e a luglio.

Stiamo cercando, attraverso gli aumenti tariffari, di tenere in modo sostenibile tutta la parte erogata dai servizi pubblici e devono essere adottati. L’aumento è stato calcolato sulla base degli strumenti finanziari su acquisto e su erogato, sui costi e sull’incassato. Sono aggiornamenti pesanti senza dubbio, e il primo ad essere preoccupato sono io. E non ho mai parlato o trasferito né sicurezza, né certezza rispetto un andamento anche interno, né tanto meno mancanza di sensibilità verso chi deve mantenere i propri obblighi rispetto agli oneri energetici. Anzi ho sempre detto ‘cautela e appoggiarsi a professionisti’, che è quello che stiamo facendo. Abbiamo adottato già misure, anche prima di altri, il piano di emergenza sul gas naturale ed è in corso di emanazione quello sull’energia elettrica, e stiamo per varare un piano di riduzione energetica. Stiamo inviando le circolari alla Pa e a giorni arriveranno comunicazioni agli utenti privati, partirà tra qualche giorno la campaga di sensibilizzazione sul territorio. Stiamo adottando ogni criterio utile da un punto di vista politico e diplomatico per cercare tutte le vie più adatte per un corretto approvvigionamento, con le autorità italiane ed europee, e cercheremo di capire quanto o come l’Ue può trattare i Paesi terzi per sostenere le nostre attività contrattuali, perché oneri di natura fideiussoria hanno raggiunto gli stessi oneri di natura contrattuale.

Sgombro il campo: abbiamo un lavoro che ci porta ad avere certezze: il gas fisicamente a San Marino ci sarà anche da gennaio 2023, sempre che il gas in Europa e in Italia ci sia. E il lavoro di tutte le diplomazie del mondo è portato a mantenere questo livello di certezza.

Sulle parti contrattuali stiamo facendo ogni tipo di sforzo per scongiurare oneri ulteriori e ritengo che qualunque tipo di intervento possa avvenire solo attraverso una logica di sistema.

Il decreto a sostegno sarà nettamente insufficiente, il lavoro è in corso, sicuramente dovrà essere trasparente.

Raol Chiaruzzi, Dg Aass

Per chiarire le modalità di approvvigionamento e quali sono strumenti di copertura per riduzione del rischio. Se l’approvvigionamento dell’energia viene fatto con modalità variabile- e oggi lato forniture abbiamo una grandissima variabilità degli indici utilizzati per l’applicazione all’Aass delle fornutire, quindi i costi di fornitura- dall’altra ci deve essere analoga modalità di fatturazione per i propri clienti da parte dell’Azienda. Altrimenti il rischio intrinseco rimane interamente in capo all’Azienda dei servizi.

Fino al 2022 si potevano acquistare volumi di energia e gas naturale sul mercato, con contratti di approvvigionamento con gli operatori, solitamente i principali operatori italiani, ai prezzi del mercato italiano. Negli ultimi 10 anni le variabili erano infinitesime rispetto ad oggi e, anche all’interno nei bilanci, e anche mantenendo tariffe costanti- gli ultimi aggiornamenti sono del 2012 per il gas e del 2013 sull’energia elettrica.- perché negli ultimi 10 anni si è avuta sostanziale stabilità dei mercati.

L’approvvigionamento avviene sul mercato italiano, cui si devono aggiungere i perditi di rete, gli oneri di trasporto, i costi derivati dalla distribuzione in tutte le case e per l’elettrico abbiamo il beneficio finanziario dell’accordo rinnovato sull’importazione dalla Francia. Modalità simili ci sono per il gas: fino ad oggi ci si è rivolti a un operatore che offre il gas naturale e lo consegna direttamente alle cabine di primo salto poste ai confini della Repubblica e il costo finale dell’approvvigionamento del gas passa attraverso un prezzo oggi indicizzato, perché nel corso del 2021 non è stato possibile acquistare forniture per il 2022 a costo fisso. Cosa succederà tra il 2022 e il 2023? Nel corso dell’anno non è stato possibile siglare un contratto con un operatore, quindi l’Aass si rivolgerà direttamente per l’acquisto sul mercato all’ingrosso, sia per l’energia elettrica che per gas. Ciò implica l’esigenza di presentare garanzie finanziarie in funzioni delle quantità e dei prezzi di mercato. E si ha esigenza di pagare in anticipo rispetto alle condizioni storiche. Se prima si pagavano a 30-60 giorni dalla consegna, ora abbiamo consegne brevi e pagamenti settimana su settimana e ciò porta a una diversa esposizione finanziaria dell’Azienda.

Francesco Raffaeli, presidente Cda Aass in rappresenza tutto Cda

Sulle coperture per i contratti a termine. Per quello di energia elettrica, negli anni sono state fatte coperture di ottimizzazione degli acquisti, per il gas invece è stata una novità, dovuta dal fatto che avevamo stipulato per il 2021 un contratto a prezzo variabile, a cui si contrapponeva un livello di tariffa all’utente finale fissa. Avendo osservato che l’andamento del mercato era molto nervoso, abbiamo subito chiesto da settembre 2021 di considerare il passaggio alla tariffazione variabile. L’autorità non ha accolto la nostra considerazione. L’autorità in ritardo ci ha fatto adeguamento con tariffe fisse. La soluzione che abbiamo cercato quindi era quella di sottoscrivere lo Swap di copertura: abbiamo trasformato il prezzo di acquisto da variabile a fisso, a 43,75. L’effetto dell’operazione ha riportato equilibrio tra prezzi di acquisto e di vendita. Ci ha permesso di ‘guadagnare’ un importo importante messo a disposizione dei cittadini, con questi importi abbiamo supportato così la mancanza di adeguamento tariffario. Ci siamo poi trovati a prendere una decisione in tempi in cui si parlava già di guerra e abbiamo cercato di accelerare la possibilità di firmare il contratto. A fine dicembre eravamo quasi riusciti nell’operazione, se non che il giorno della firma da parte di Enel è arrivato il diniego ad operare con operatori sammarinesi. Le fideiussoni anche rilasciate da organismi sammarinesi, non erano più adeguate. Abbiamo dovuto riprendere in mano tutta l’operazione e ci siamo rivolti a un istituto italiano, per necessità, che si è offerto di rilasciare le fideiussoni servite per il contratto di copertura. In campo abbiamo messo di 36 mln di fideiussoni per Enel trading a fornte dei quali abbimao messo a disposizione un deposito in titoli, accesso presso Cassa di Risparmio, di 26 mln. L’operazione molto complessa si è concretizzata il 18 febbraio, 2 giorni prima della firma dei Giochi Olimpici cinesi. Dopo quella data la Russia, secondo le nostre previsioni, avrebbe potuto attaccare. Il tempismo è stato ottimale- chiamiamola fortuna, ma è stata anche una visione oculata da parte nostra.

La vera importanza di questo contratto finanziario è che ci è venuto incontro proprio quest’anno, il 2022, che ci ha fatto introiettare un importo tampone per evitare gli aumenti che sarebbero stati necessari. Da un mese e mezzo stiamo dialogando con l’Autorità con cui abbiamo chiesto adeguamenti indicizzati.

Raol Chiaruzzi, Dg Aass

Da un lato dunque l’approvvigionamento energetico, sull’ altro lato adeguamento tariffario. Aass si muove su richiesta presentata dall’Autorità che può deliberare sulle modifiche tariffarie. Nel dicembre 2021 si è avuta la delibera per gli adeguamenti energia e gas, successivamente poichè le tariffe non consentivano copertura integrale dei costi- per i prezzi lato approvvigionamento significativamente più alti rispetto quelli applicati- abbiamo reiterato le richieste per ottenere l’equilibrio per approvvigionamento per il bilancio. Ultima richiesta è stata presentata ad ottobre con una struttura diversa: assieme all’autorità abbiamo fatto prima una proposta di tariffe indicizzate rispetto al costo medio di approvvigionamento mensile.

Ad oggi non abbiamo ancora un assetto tariffario definito, fino al 31.12.2022 valgono le attuali tariffe elettriche, mentre per il gas fino al 30 giugno:per noi, sono livelli tariffari non compatibili con l’attuale mercato energetico. Ci aspetteranno sorprese ancora nei prossimi mesi.

Da un punto di vista globale, in un momento come questo, dove i costi delle materie prime sono volatili e più alti rispetto all’andamento storico, la nostra richiesta riveste carattere di urgenza e necessità per garantire risorse all’Azienda, per riuscire ad approvvigionarsi sul mercato. Abbiamo effettimente bisogno di una struttura solida per rivolgerci in un momento di criticità per poter operare per garantire servizi.

Ing. Massimo Poiesi, consulente tecnico “Key to Energy”

Effettuare coperture finanziarie è prassi nel mercato dell’energia, non sono strumenti nuovi, più del 50% delle coperture sono fatte con strumenti finanziari. Le coperture sono sempre state effettuate sulla parte dell’elettricità, sulla parte del gas solo quest’anno. E ‘ vero che ci permette di spostarci al prezzo di acquisto indicizzato, la copertura non viene fatta sull’effettivo consumo. La variabilità e il rischio per consumo e prezzi continuano ad esserci. Un’esposizione alla variabilità dei prezzi permane, l’unico modo per essere blindati è comprare direttamente al prezzo che si consuma, ma ormai nessun fornitore è più disponibile a farlo sul territorio italiano, non si trova più offerta a prezzo fisso.

Pasquale Valentini, Pdcs

Con il nuovo contratto, se ho capito bene, noi acquistiamo una quantità a un prezzo. Cosa succede se consumiamo meno o di più?

Andrea Zafferani, Rf

Quanta parte del fabbisogno di gas invernale è coperto dal contratto finanziario? E quanto possiamo acquistarlo a prezzo concordato? Qual è limite di fornitura che possiamo avere a prezzo concordato? Abbiamo letto 45 Mgwatt all’anno sui giornali. Corrisponde? Q Si è tenuto conto che aziende energivore potrebbero comprare direttamente all’Aass, con il rischio di fornire quantità di gas superiore rispetto alla media degli ultimi anni? Esistono penali nello Swap per eventuali eccessi di consumo rispetto quello concordato? E cosa succede se sforiamo?

Com’è situazione di liquidità Aass ?

William Casali, Pdcs

Non è più possibile effettuare contratti come in passato a prezzo bloccato. Potrebbe esistere una strategia per affrontare approvvigionamenti in modo diverso dall’economia di mercato?

Attivare politiche di minor consumo, può avere vantaggio significativo?

Eva Guidi, Libera

Sul nuovo assetto tariffario proposto, vedo qua la composizione della tariffa, volevo chiedere: la tariffa oscilla, ma ci piacerebbe sapere quale possa essere l’incidenza percentuale delle parti che costituiscono lo spread. Quale può essere la mancata copertura dello swap, visto che immagino una previsioni dei consumi si possa fare? Non facciamo allarmismi, ci fa piacere che abbiamo meccanismi per avere una tariffa calmierata, ma l’approccio sistemico diventa importante. Un aggancio forte verso realtà esterne, come l’Europa, poteva essere una garanzia in più, se no andiamo di fronte a una sfida energetica pesante. Quali sono le interlocuzioni in corso, e cosa si pensa di riuscire a fare al di là delle tariffe, se non si ha approvvigionamento?

Nicola Renzi, Rf

Ad oggi sulle forniture di gas, posiamo dirci tranquilli di averle trovate per il prossimo anno, oppure no? Perché nei vari assestamenti dello Stato non abbiamo mai visto portare un Assestamento di Aass, non si è ravvisata la necessità ?Quanti maggiori costi sull’Aass sono piombati a seguito delle situazione descritta? Abbiamo seguito la trafila di delibere di Audit, indicate il 15 novembre 2021 da una delibera del governo, poi la delibera del Cda del 14 luglio 2022, per la sua realizzazione. Come mai da novembre a luglio successivo sono intercorsi 9 mesi? A chi riferirà l’Audit? Riteniamo i riferimenti vanno fatti anche in Commissione Finanze. Esiste un piano contingentamento del gas?

Emanuele Santi, Rete

Poiesi ha fatto riferimento al prezzo fisso basato sullo standard di consumi. Vorrei sapere, se i consumi si alzano, se ci sono penali e a quanto ammontano. Se nel 2022 i consumi di gas sono aumentati, perché le voci che si susseguono sui giornali che ci sono stati aumenti da parte di chi ha spostato produzioni dall’Italia a San Marino, sarebbe interessante sapere, e sapevamo di consumare più o meno 40 milioni di metri cubi l’anno, di quanto si è spostato? Qual è la base di calcolo che hanno portato gli aumenti alle percentuali proposte.

Massimo Poiesi, KeytoEnergy

Come avviene l’acquisto di energia (elettrica e gas)) viene acquistata a prezzi mercato all’ingrosso, prezzi che si formano giorno per giorno. La società attua coperture che possono essere finanziarie e fisiche. Il mio consumo non sarà il consumo finale. Dire che è sicuro che spendo meno sarebbe una menzogna, si cerca invece di ottimizzare per capire quale è il momento migliore per avere stabilità del prezzo. Una volta le oscillazioni erano irrilevanti. Oggi le oscillazioni sono enormi e avvengono nel giro di un giorno, di 15 minuti anche. Il mercato di adesso non è per niente come quello di prima. E c’erano tutte le avvisaglie perché ciò avvenisse. È come se la benzina oggi costasse 30 euro al litro: posso fare tutte le coperture che voglio, non basta. Le coperture le posso fare a livello finanziario, ‘scorrelata’ dal consumo. Per quel quantitativo per me il prezzo è 45, se i prezzo del mercato è di più, su quel quantitativo ho del differenziale. Sul gas non c’era mai stata una politica di gestione del portafoglio, ma il prezzo saliva così tanto, che la società avrebbe pagato il doppio rispetto la vendita. La controparte non ha regalato niente, ha preso la media dei prezzi e dei consumi. Faccio una copertura per 40 mln di metri cubi garantite per 7 anni. Non è il miglior prezzo, ma garantisce solidità al bilancio 2022, e se il prezzo scende lo devi pagare per 7 anni. Non è speculazione ma prassi. Il valore del contratto è prospettico. Tra 4 anni ci saranno questi prezzi? Dovrebbero scendere, anche il mese scorso sono scesi di molto. Noi abbiamo preso 40 mln di metri cubi. Se rimangono, l’effetto è neutro, se consumo di più ho un effetto e una variabilità sul prezzo Il prezzo attuale senza copertura al mercato (senza contratto) sarebbe 1:8 rispetto quello che paghiamo.

Stefano Giulianelli, Pdcs

Abbiamo compreso che i costi dipendono dai volumi e dalle variazioni dei prezzi sul mercato.

Come incide l’utenza non domestica che si inserisce nei volumi, rispetto agli scostamenti?

Come impatta sul bilancio dell’Azienda?

Michela Pelliccioni, Dml

La problematica delle garanzie è legata alla liquidità o il problema resta esterno? C’è un volume indicativo per lo scostamento?

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