San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta pomeridiana 27 ottobre 2023

San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta pomeridiana 27 ottobre 2023

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, 23- 27 OTTOBRE

– VENERDÌ 27 OTTOBRE  – Seduta del pomeriggio

Nel pomeriggio, il Consiglio Grande e Generale riparte dal Decreto delegato n.146 “Adeguamento della legislazione nazionale alle convenzioni e agli standard internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”, presentato dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, decreto che alla fine della seduta viene approvato all’unanimità. 

Sul provvedimento, prima dell’esame dei diversi emendamenti, presentati sia dal governo che dai gruppi, si sviluppa un articolato dibattito che evidenzia la sostanziale condivisione sul decreto da parte dell’Aula. In particolare, Emanuele Santi, Rete, ritiene che le misure introdotte vadano nella direzione giusta contro il fenomeno del prestanomato. Ricorda poi come il registro dei beneficiari effettivi risponda a un impegno, all’insegna della trasparenza, preso dal Segretario quando Rete era in maggioranza. “Bene i passi in avanti fatti con questo decreto che contiene delle migliorie”, riconosce Santi, ma non senza rilevare anche delle mancanze, rispetto cui anticipa la presentazione di emendamenti da parte del movimento .“Ad oggi nel decreto non è prevista la possibilità di Aif di poter verificare sul campo la veridicità di quanto è caricato sull’adeguata verifica- spiega- Abbiamo la semplificazione da una parte, ma d’altra mancano strumenti efficaci per compiere verifiche”. Quindi, sempre da parte di Rete, Elena Tonnini chiede dei chiarimenti, in particolare sull’acceso ai dati da parte della pubblica amministrazione.

Mirko Dolcini, Dml, riconosce lo sforzo fatto sul decreto rispetto ad osservazioni e richieste provenienti da maggioranza e operatori, per una maggior semplificazione “non per evitare controlli, ma per renderli più efficienti”. Inoltre, per raggiungere una semplificazione organica “il Segretario ci ha assicurato che resta un cantiere aperto, grazie anche alla normativa secondaria”. Alessandro Bevitori, Libera, anticipa la presentazione di un emendamento che “va a contenere la misura delle sanzioni, senza toccare l’impianto normativo, al fine di non minare la nostra competitività”.

Iro Belluzzi, Libera, riconosce come positivo tutto quello che va verso uno snellimento delle procedura e verso la caduta di controlli ridondanti che si ripetono. Alessandro Cardelli, Pdcs, sottolinea le novità importanti introdotte nel decreto, frutto  di un importante lavoro del legislatore volto a “contemperare le esigenze delle direttive internazionali e, allo stesso tempo, a non renderle troppo pesanti per gli operatori”.  Quindi elenca le modifiche introdotte, tra cui la depenalizzazione dell’omessa segnalazione, “prima era reato ora è sanzione amministrativa”, e la sanzione viene abbassata. “Questi correttivi rispetto la legge precedente sono positivi- conclude- e vanno nella direzione di cercare di rendere più sereno il clima attorno questo argomento”. Rossano Fabbri, Npr, riconosce come la legge antiriciclaggio e l’istituzione di Aif abbiano rappresentato un punto di forza per il  sistema nel momento del loro varo. “D’altra parte dobbiamo ammettere- prosegue- che non tutto è funzionato o sta funzionando a dovere, perché purtroppo è mancata la necessaria serenità e il necessario confronto, specie con gli operatori, che da un certo punto in avanti hanno percepito il rapporto con Aif più come uno spauracchio”, che come attività sinergica per reprimere certe casistiche. Il decreto contiene diversi aspetti positivi, sottolinea Fabbri, è “una norma che che risolve status quo- sottolinea- ma non risolve tutte le problematiche di eccessiva burocratizzazione né lo ‘sdoppiamento’ di attività di soggetti vigilati sulla medesima operazione”. In definitiva “contribuisce a razionalizzare il quadro- conclude- ma dovremo lavorare ancora per stabilire un giusto punto di equilibrio”. Infine Michela Pelliccioni, Dml riconosce che con l’adeguamento alla 5^ Direttiva europea, “quello fatto è sicuramente, nel complesso, un buon lavoro e ha tentato di raggiungere, riuscendoci, un migliore equilibrio”. Una delle variazioni più importante, sottolinea, è la depenalizzazione per omessa segnalazione: “Era fuori da ogni parametro europeo e ha portato problematiche cui il testo pone rimedio”. In Replica, il Sds Gatti rileva dagli interventi ascoltati come vi sia ormai nel Paese consapevolezza, al di là delle posizioni politiche, rispetto l’attenzione posta al contrasto al riciclaggio. E risponde del dettaglio alle osservazioni avanzate da Tonnini: l’accesso della Pa ai titolari effettivi è già previsto nel testo all’articolo 113, assicura.

Si inizia quindi l’esame del decreto in cui ,oltre all’accoglimento degli emendamenti del governo, non mancano apertura verso alcune delle proposte di modifica avanzate di Rete e Npr. In particolare, è accolto a maggioranza l‘emendamento di Rete all’art 36 comma 7 con 30 voti a favore, 8 contrari e un astenuto.  Si tratta dell’articolo relativo alla comunicazione e all’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di persone giuridiche. L’emendamento presentato da Santi di Rete “va a specificare chi è legittimano ad accedere al registro- spiega- abbiamo aggiunto anche i membri del Consiglio Grande e Generale e le stazioni appaltanti (ovvero chi concede e deve fare appalti) perché anche la Pa deve avere accesso a questi registri per verificare possibili conflitti di interesse”. Da parte del Sds Gatti viene rimessa la decisione all’aula, in quanto scelta politica, e il Consiglio si esprime accogliendo l’emendamento a maggioranza.

In coerenza con ciò, viene accolto anche l’emendamento di Rete, concordato con il governo, all’articolo 113 che coordina gli articoli precedenti sull’accesso ai registri dei titolari effettivi, definendo “i soggetti che possono dimostrare di aver un interesse legittimo”. In dettaglio, si propone di sostituire la dicitura “i commissari membri delle commissioni consiliari Affari Esteri e Finanze, nonché i membri del Consiglio dei XII” con “i consiglieri del Consiglio Grande e Generale e le stazioni appaltati”.  Rossano Fabbri per Npr annuncia il ritiro di alcuni emendamenti e presenta l’emendamento soppressivo all’articolo 118, a fini di snellimento della norma, che il Segretario ritiene accoglibile: l’emendamento di Npr viene quindi approvato all’unanimità. Tra gli emendamenti respinti, quello di Libera, all’articolo 86, che puntava ad abbassare le sanzioni a carico di persone fisiche, ma il Sds Gatti spiega che, a fronte di verifiche fatte, quanto previsto dalla norma è ‘difendibile’  a livello di Moneyval, non vale lo stesso per una cifra inferiore, come richiesto da Libera. Per cui l’emendamento è respinto.

Infine con l’accoglimento all’unanimità del decreto n. 146 (27 voti a favore sui 27 votanti), si conclude la sessione consiliare di ottobre.

Per concludere la ratifica dei decreti rimasti inevasi, in particolare del Decreto Delegato n.147 – “Emissione di Titoli del debito pubblico – Repubblica di San Marino, tasso fisso 3,90%, 6 dicembre 2024”, è convocata d’urgenza, dall’Ufficio di presidenza, una seduta consiliare per lunedì 30 ottobre, in notturna., dalle 20 alle 24. 

San Marino News Agency

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