San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di martedì 18 luglio

San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di martedì 18 luglio

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE,  17-21 LUGLIO

-MARTEDI’  18 LUGLIO-   Seduta del pomeriggio

 

            I lavori consiliari di oggi si aprono con il dibattito sull’Assestamento di Bilancio 2022, presentato in seconda lettura dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti. Il primo è intervenire è proprio il Segretario Gatti che anticipa fin da subito come il progetto, rispetto alla prima lettura, migliori i dati del bilancio che presentano ad oggi un avanzo: “In particolare, per quanto riguarda la differenza di entrate e spese correnti- spiega- siamo passati da un disavanzo che andava a 15 milioni, poi sceso a 7 milioni di euro, adesso siamo ad un avanzo di 2 milioni circa”.  Il riferimento del Segretario verte poi sugli articoli 10-11, i più discussi nel dibattito politico ed economico del paese, relativi all’introduzione delle Residenze fiscali non domiciliate.  Il Segretario smentisce che sia una misura in grado di mettere in dubbio il percorso di avvicinamento all’Ue perché “le questioni fiscali- puntualizza- non rientrano nell’Accordo di associazione, ma in altri accordi”. E ancora, prende le distanze rispetto a quanto veniva previsto dal distretto economico speciale: “Ho sentito parlare di Des, ma qui non si parla di Des”, assicura. Obiettivo principale degli articoli 10 e 11 infine è “quello di dare un elemento per cercare di favorire la crescita e lo sviluppo del settore alberghiero- precisa- molto sofferente nella nostra realtà”.

Nel dibattito successivo- in cui sono previsti 60 interventi- sono proprio le residenze fiscali non domiciliate e l’annuncio dell’avanzo in bilancio i temi più toccati a livello bipartisan, non mancano poi i riferimenti al rating di Fitch per la Repubblica di San Marino. La seduta si conclude quando il dibattito è ancora in corso e proseguirà nella giornata di domani.

 Di seguito un estratto della prima parte degli interventi odierni.

Comma n.  7  Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione della Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2023 e modifiche alla Legge 23 dicembre 2022 n.171” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze) (II lettura) 

Marco Gatti, Sds Finanze
Il progetto di Variazione del bilancio, per cui ieri sono stati presentati emendamenti dal governo e anche dalle forze di opposizione, è un progetto che, rispetto alla prima lettura, migliora i dati del bilancio stesso. In particolare, per quanto riguarda la differenza di entrate e spese correnti, siamo passati da un disavanzo che andava- mi sembra- a 15 milioni, poi sceso a 7 milioni di euro, adesso siamo ad un avanzo di 2 milioni circa. Questo vuole dire che il trend delle entrate e il contenimento della spesa sta portando a quanto detto nella presentazione del bilancio di previsione, ovvero che nel corso dell’anno- essendo le entrate sottostimate per una logica prudenza, mentre le spese erano leggermente allargate- si riescono a portare delle economie e anche maggiori entrate. Tra l’altro in questi dati non vi è stata ancora registrata la variazione delle entrate legata all’Igr, dato che sono state rimandate le dichiarazioni al 31 luglio e sono in corso di presentazione le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, e ad oggi la previsione è già stata superata ma nel bilancio ci troviamo la vecchia previsione del dicembre 2022.  Quindi in questo momento abbiamo già l’accertamento di maggiori entrate che a fine mese continueranno e si prevedono ulteriori miglioramenti nelle entrate correnti. Chiaramente l’attenzione del governo alle spese e deve continuare.

Molti degli emendamenti del governo riguardano modifiche di forma richieste dall’Ufficio legislativo, si tratta di correzioni formali. Per quanto riguarda il testo di legge, mi volevo invece soffermare sugli articoli 10 e 11 relativi alle Residenze fiscali non domiciliate, su cui in questo periodo c’è attenzione massima  concentrata su questi articoli. E ne ho sentite tante: dal dire che stiamo tornando al modello dei paradisi fiscali,  al sostenere che è una misura che si presta alla distorsione dei rapporti internazionali… Come ho detto in prima lettura, vanno fatti chiarimenti e  date rassicurazioni. La prima rispetto al percorso di Associazione Ue, rispetto al dubbio che questa misura possa mettere in discussione percorso che stiamo facendo. Non è vero. Le questioni fiscali non rientrano nell’Accordo di associazione, ma in altri accordi. Quando parliamo di residenze si parla di un aspetto civilistico delle residenze. Qui si parla di residenza di breve periodo, in altri paesi si parla di soggiorni. Domiciliate o non domiciliate riguarda il centro di interesse fiscale: quando una residenza o un soggiorno è domiciliato si intende che il centro di interesse è in quello Stato, quando non è domiciliato il centro di interesse è in altro Stato. E sotto l’aspetto civilistico questa normativa non dà problemi. Poi si parla di ‘residenza fiscale dannosa’: questa è da sempre individuata non sulla persona fisica. In tutti gli altri Stati si parla di società, non persone fisiche. Nel nostro caso parliamo di persone fisiche e quindi non di residenza economica. Tutte le perplessità sullo strumento mi sembrano assolutamente superate.
Ma perché qualcuno può essere interessato a questo tipo di residenze? Perché noi proponiamo un tipo di residenza che dà una certezza fiscale a San Marino per eventuali redditi che si possono produrre nel territorio sammarinese nel periodo di soggiorno. Però i soggetti che viaggiano molto e possono non avere i ‘183 giorni’ di residenza previsti in un Paese, non  che non devono dichiarare da nessuna parte, ma possono essere oggetto di attrazione fiscale da parte di più Paesi. Si rischia cioè di avere ‘N contenziosi fiscali’ per i Paesi in cui si è stati. Noi con questa norma facciamo sì che si possa richiedere una residenza che sotto questo spetto dà certezza, cioè per il periodo che si sta a San Marino paghi una imposta e non avrai mai un contenzioso con San Marino. E’ un elemento per  introdurre uno strumento che non crea contenzioso con altri Stati e si mette a disposizione di soggetti che non vogliono avere contenziosi. Ed è uno strumento assolutamente allineato agli standard internazionali e non ricade in una materia attenzionata da parte della comunità internazionale.
Ho sentito parlare di Des, ma qui non si parla di Des. Abbiamo specificato  che questi soggetti devono soggiornare in ‘albergo’, questo perché si incentivi un settore che ne ha profondamente bisogno, quello alberghiero. Abbiamo scritto degli alberghi anche perché con la carenza abitativa esistente a San Marino, dare l’opportunità di alloggiare in un’abitazione creerebbe una situazione di maggiore disagio nel trovare nuove abitazioni, e verrebbe meno l’obiettivo principale, quello di dare un elemento per cercare di favorire la crescita e lo sviluppo del settore alberghiero, molto sofferente nella nostra realtà.
Eva Guidi, Libera
Sul contesto economico in cui si inserisce questa Variazione: abbiamo il  Rapporto Fitch che conferma il rating per San Marino BB con Outlook stabile, abbiamo letto le dichiarazioni sulla delusione del Segretario, ma poi abbiamo anche letto il rapporto Fitch ed è pur vero che vengono fatti riconoscimenti alla resilienza del sistema manifatturiero. Ma le motivazioni profonde che ci sono nel rapporto Fitch riguardano ancora la vulnerabilità del sistema finanziario e bancario, le ridotte dimensioni della nostra economia, la limitata capacità amministrativa nella gestione dei dati. E qui torno sulla necessità di riforma dell’ordinamento contabile, perché anche questo bilancio presentato non mette in evidenza la sostenibilità e il reddito ‘vero’, il dato da cui si capisce se ‘l’azienda’ riesce a sostenersi. Quindi Fitch è stata molto attenta e ha dichiarato che non abbiamo capacità amministrative sulla leggibilità dei dati, viene messa in luce la mancanza del mercato interno dei titoli del nostro Paese e un’altissima presenza degli Npl. Vero è che ci possono essere dati confortanti per le entrate, ma Fitch mette in guardia sul fatto che si preveda, dopo il boom a livello mondiale post covid, una recessione.  Il dato delle entrate che ci conforta molto per il turistico-manifatturiero è poi molto inficiato dai dati dell’ inflazione e ci si aspetta un forte rallentamento e si raccomandano delle riserve.
Questo quindi è il contesto in cui si inserisce il nostro Assestamento, insieme al fatto che siamo in vista dell’ultimo miglio per la firma dell’Accordo Ue, riteniamo necessario presentare un modello paese che si basi su transizione ecologica e sociale. E per questo avevamo dubbi sulla possibilità di sviluppo basta sulle residenze fiscali non domiciliari e rimaniamo nella nostra posizione. Lei Segretario ci ha detto nella precedente sessione in prima lettura che ‘siamo i primi a proporre questo  modello, volete qualcuno ci batta sul tempo?’. Non ci conforta questa motivazione, significa che si tratta di un  modello non verificato e non vogliamo tornare in un passato di opacità.
Carlotta Andruccioli, Dml
La finalità di un Assestamento di bilancio dovrebbe essere quello di ‘assestare’ obiettivi, inveve spesso in questo ambito viene introdotta ‘la qualunque’, poi- per carità- alcuni emendamenti sono positivi. Da valutare ci sono anche diverse proposte dell’opposizione, bene che sia un testo migliorato, ma ci sono modi di concepire l’assestamento che ‘snaturato’ la natura contabile dell’intervento. Tra prima e seconda lettura ci sono stati diversi confronti che erano mancati nella fase precedente, ci sono stati approfondimenti tecnici anche in tema di residenze, il tema più delicato su cui ci siamo confrontati a lungo con categorie e sindacati e sono necessarie delle precisazioni rispetto alla prima lettura. La prima considerazione- detta anche dal Segretario- è che non stiamo parlando del Des, progetto da noi criticato e ostacolato fin dall’inizio per un insieme di aspetti pericolosi per la nostra economia, ma non previsti in questo articolo. Avevamo criticato per esempio le società di gestione, come era arrivato il progetto sul tavolo, le forzature e il fatto fosse costruito ad  hoc su un soggetto. E si è tutto arenato nella commissione Finanze di qualche mese fa. Il progetto portato oggi non è più quello che era stato presentato allora. Sulle residenze ci preoccupava- e ci preoccupa- il fatto che non si creino problemi, anche a livello di immagine, con l’Europa e con la vicina Italia. E che queste residenze non ostacolino il percorso che stiamo facendo con l’Europa. Mai abbiamo ritenuto il Des un progetto di sviluppo economico e anche ora non riteniamo la residenza l’idea su cui rilanciare lo sviluppo-paese. Nessuno vuole tornare al paradiso fiscale,  Noi portiamo avanti l’idea che il rilancio del paese passi per ricostruire una nuova immagine dal punto di vista economico, attraverso l’innovazione, la sostenibilità e l’internazionalizzazione del sistema. Se torniamo alla residenza, diciamo che non sono una idea di rilancio e sviluppo, nemmeno per il settore alberghiero, ma sono strumenti simili a quelli che già esistono nel nostro ordinamento e su cui non ho visto le stesse critiche. Nel nostri ordinamento ci sono strumenti anche più ‘ pericolosi’, come le residenze atipiche, in questo caso si parla di permessi di soggiorno temporanei e chiederei di riflettere e valutare i dati sulle residenze già esistenti, per valutare eventuali problemi, e ho chiesto questo impegno di dover rendicontare l’andamento di dati.
Alessandro Rossi, Gruppo Misto
Sono due le direttrici di valutazione: la prima è che il permanere nel rating BB di Fitch colpisce non il governo, ma l’intero paese, un rating di questo tipo è un ‘problema paese’. E per affrontarlo ‘insieme’ si devono fare sforzi per creare fiducia, fiducia che si crea con la volontà di seguire percorsi strutturati. Qui vie è il secondo tema, l’utilizzo sconsiderato delle Variazioni di bilancio e di bilanci previsionali e inserire in seconda lettura emendamenti che poco hanno a che fare con l’elemento tecnico.
Altro tema importante è quello della sostenibilità del debito, le previsioni parlano di un rallentamento dell’economia, ma anche dei tassi di interesse: abbiamo un debito a tasso fisso del 6,5%  e potrebbe essere un elemento critico da affrontare.  In generale, sarebbe opportuno affrontare queste sfide con una massima capacità di coordinamento e non con un uomo solo al comando: è stato fatto uno sforzo per affrontare la questione del debito da un ufficio apposito, però lo sforzo dovrebbe far reperire migliori risorse al Paese e dovrebbe essere portato avanti nella massima trasparenza. Come gruppo misto abbiamo voluto dare un segnale politico alla maggioranza, e abbiamo proposto un emendamento  che può dare sviluppo all’organizzazione e alla prospettiva del paese, abbiamo lavorato sull’elemento della fiducia e per riportare capacità in Aula consiliare. Portare le residenze nella Variazione di bilancio è una forzatura che non mira a portare una idea di sviluppo condiviso. Al contrario, occorre a nostro avviso creare una cabina di regia e provare a ragionare apertamente e trovare energie e risorsem prima di tutto in quest’Aula.
William Casali, Pdcs
E’ un  testo normativo molto importante, in questo momento è necessario mantenere una linea chiara, senza appesantire la comprensione di alcun passaggi. I conti dello Stato sono uno dei motivi per cui siamo qua, questa magioranza si è impegnata ad andar avanti per presentare a fine anno una finanziaria equilibrata. La Variazione dà una prospettiva che tende al pareggio, pur mantenendo una situazione di prudenza in entrate e nelle uscite, dalla prima alla seconda lettura si avvicina alla parità dei conti pubblici e si porta un equilibrio maggiore.
Abbiamo fatto due emissioni di titoli pubblici nei mercati internazionali e abbiamo ricevuto fiducia. I mercati internazionali hanno un respiro più ampio della relazione Fitch, in ottica di lungo termine abbiamo quindi una prospettiva positiva. Ci mancherebbe, nessuno mette in discussione gli analisti di Fitch, ma è indubbio che guardano a un regime temporale più breve.
Sulle residenze fiscali non domiciliate: c’è un pochino di strumentalizzazione. Noi stiamo facendo un percorso verso l’accordo di associazione in assoluta trasparenza e non possiamo non renderci conto di come funzionano le cose ‘fuori’. E mentre andiamo avanti in trasparenza, i Segretari ci dicono che non ci sono problemi, abbiamo quindi un’opportunità per la nostra economia, e noi dobbiamo dire di ‘no’ perché abbiamo qualche retropensiero e pre-concetto? Dobbiamo ancora avere paura di che cosa?
Iro Belluzzi, Libera
Lo abbiamo visto anche ieri sera, la forza propulsiva di questa maggioranza, nei numeri,  è pari a zero. Da persona che legge i dati sulle entrate e sulla crescita economica dei comparti turismo e manifatturiero,  posso constatare che si tratta di settori che vanno avanti a prescindere dalle iniziative del governo. Le aziende chiedono normalità e piedi per terra, chiedono le riforme attese, i passaggi legati alla firma accordo Ue, di cui ho consapevolezza che sarà solo di tipo formale e non attuativo.
Sull’Emendamento 14 bis sulla liquidità sequestrata nelle banche: si dice che deve essere trasferita a Banca centrale, questo però crea problemi alle nostre banche già in difficoltà. Non vorrei fosse solo una modalità strumentale per creare problemi ulteriori a quelle banche che sappiamo si vogliono essere vendute a soggetti esterni, in modo tale che poi certe scelte diventino obbligatorie.
Giovanni Maria Zonzini, Rete
Da parte del Segretario Finanze abbiamo ascoltato una ‘Breaking News’: il nostro bilancio- udite udite- è in attivo. Va bene tutto, Segretario, ma ricordo che abbiamo in realtà un disavanzo di gestione pari a 77 mln di euro, Lei ha sicuramente moltiplicato pani e pesci, e le entrate sono un po’ aumentate, ma invito rimanere seri. O avete la ‘pietra filosofale’ che trasforma tutto in oro? Lei non tiene conto di alcune spese allora il bilancio risulta in attivo, ma non è così.

Sulle ‘Residenze fiscali non domiciliate’: Andruccioli dice che è uno strumento legittimo nel nostro ordinamento. Lo era anche il segreto bancario perché siamo noi a decidere cosa sia legittimo o meno nel nostro ordinamento. Il problema è puramente politico. Questa è per metà la legge del Des e la parte più problematica.  E’ uno strumento che, anche se è formalmente legittimo, è evidentemente è pensato per fare attività di tipo elusorio verso il fisco da parte di queste persone, inutile che ci giriamo intorno. E non è una misura per turismo. E’ una misura pensata per far venire qualche migliaio di persone e ognuna ci lascia 10 mila euro.
E’ uscito il rating di Fitch, sono convinto sia un rating offensivo, un paese con Pil e dati su lavoro e occupazione come i nostri è impossibile abbia un rating come quello dei Paesi africani. Ho sempre pensato le agenzie rating siano apparati odiosi. Detto ciò, siamo dentro e ne prendiamo atto.
Gerardo Giovagnoli, Npr
La notizia di oggi è l’arrivo dell’analisi Fitch, con il suo voto che non è così drammatico come diceva Zonzini. Il report non dà consigli di macelleria sociale, ma ci dice che sulla questione del debito la traiettoria è migliorata, sono aumentati gli introiti e i rischi derivanti dai prezzi pazzi energetici non si sono verificati nella nostra Repubblica. Quello che resta il punto critico per Fitch è il sistema finanziario e bancario, si riportano gli Npl e lo scarso mercato a disposizione delle banche sammarinesi. Credo su questo occorra un lavoro più alacre, siamo passati a un regime con introiti fiscali fortemente sbilanciati dal sistema finanziario allo status attuale, in cui quello che dà ossigeno alle casse dello Stato, da parte delle banche, è pari ‘0, qualcosa’. Bisogna fare di più ed è un discorso certamente legato all’Accordo Ue, non ci sono alternative.
Sulla questione residenze avremo modo di soffermarci. Io segnalo un fatto, in riferimento all’accordo Ue, se tra un anno saremo all’interno del mercato unico, sarà da vedere tutto in modo diverso.
Gino Giovagnoli, Pdcs
Non riesco a comprendere il modo di ragionare di una parte del paese, dei sindacati e dell’opposizione. Vorrei soffermarmi sulle residenze fiscali non domiciliate, una normativa innovativa che può portare benefici sotto il profilo economico attirando clienti facoltosi. Ma siamo un paese difficile: quando questa maggioranza, dopo aver ereditato un paese allo stremo, ricerca soluzioni, i sindacati l’additano di voler riportare il paese a paradiso fiscale. Qui si ha paura dell’acqua calda, questi clienti facoltosi possono già risiedere 150 giorni in un paese come l’Inghilterra, per esempio.
Matteo Ciacci, Libera
Libera in queste settimane ha cercato di fare proposte e di portare una critica netta su alcuni punti. In questo Assestamento manca tutta la parte delle politiche sociali. Oggi abbiamo un carovita e una inflazione che non possono non essere considerate. Iniziamo a dare dei segnali? Proprio oggi sono arrivate le bollette del gas, vogliamo affrontare la questione della riduzione del potere di acquisto dei salari? Vogliamo dare una risposta pratica anche sui mutui prima casa e sugli interessi ? Noi cerchiamo attraverso i nostri emendamenti di fare proposte su assegni familiiari, caro vita, tutte ipotesi di soluzioni che meritano un approfondimento. Ritengo fondamentale un approccio diverso di questa maggioranza. O volete andare sempre avanti da soli, con 30-31  consiglieri?
Sulle  Residenze fiscali non doiciliate, unico intervento introdotto in questo assestamento: noi abbiamo bisogno di trovare traiettorie legate allo sviluppo economico del paese e bisogna guardare avanti, consapevoli degli errori del passato. Questi errori ci dicono che ogni volta che San Marino ha agito senza capire gli effetti delle sue politiche, siamo passati in black list e, più recentemente, anche nelle ‘liste C’, applicando la nostra sovranità senza concordare le nostre politiche con dialogo, equilibrio e diplomazia. Abbiamo già residenze atipiche, sportive, ma soprattutto l’approccio deve essere che in ambito dei rapporti Ue e nel rapporto bilaterale con l’Italia siamo arrivati ad un punto nodale in cui dobbiamo decidere quale deve essere la nostra traiettoria di sviluppo. Attenzione a non tornare a una storia poca luminosa del nostro passato.
Andrea Zafferani, Rf
La variazione di bilancio non deve essere solo un esercizio contabile, ma occasione di strategia economica sulle risorse. Dire diversamente è uno scarico di responsabilità da parte della maggioranza. Sull’aspetto tecnico finanziario: Zonzini dice che c’è una ‘breaking news’, ma è una news che si ripete, non considera i 71 mln di disavanzo dal nostro bilancio.  E’ disonesta intellettuale, una presa in giro nei confronti cittadinanza.
Anziché gloriarvi poi sull’aumento delle entrate, considerate che c’è l’inflazione e le entrate invece sono ferme. Chiaro che la monofase cresce perché aumentano i prezzi di acquisto. E non sfruttiamo questa occasione per mettere ‘fieno in cascina’. Le maggiori entrate che stiamo avendo, grazie all’inflazione, le stiamo buttando via. E quali sono le ipotesi di intervento?  Nessuna, sarà il problema di chi verrà nella prossima legislatura. E’ un approccio politico miope e fallimentare quello di finanziare il disavanzo con il debito e non può durare per sempre.
Caro bollette, caro benzina, caro generi alimentari: mentre i contratti di lavoro non possono assorbire questi incrementi, il governo dovrebbe mettere in campo una serie di interventi per compensare questo gap tra aumenti contrattuali che possono permettersi le imprese e carovita: tramite Smac, welfare aziendale…qualcosa bisognerà pur fare e in bilancio non c’è niente. La questione sociale è dimenticata dal governo da sempre, non solo in questo assestamento.
Residenze: non fa bene all’accordo Ue, né alle entrate a dire il vero. Penso siano molto più i danni che gli utili di questa proposta e speriamo possa scomparire quanto prima dalla legge
Gaetano Troina, Dml
E’ un tema che scalda molto gli animi, si interviene a 360 gradi sulla vita del Paese e si scatena dibattito, anche se forse è più un arroccamento di idee. Tema principale, che dovrebbe essere il filo conduttore degli interventi in ambito economico, è che dobbiamo fare in modo che nel tempo il debito possa ridursi. Come fare per ridurre l’aumento del debito? Occorre prevedere interventi che consentano alla nostra economia di inserirsi in un circolo virtuoso, che possa far sì che il Paese cresca.  Per questo come Dml insistiamo da sempre su digitalizzazione, snellimento delle procedure, possibilità di svolgere un’attività economica in maniera veloce: per far sì che il paese possa crescere da un punto di vista economico .
Si dice che la riforma fiscale va fatta, ma va fatta in sinergia con altre riforme, perché diversamente aumentare l’imponibile fiscale ai cittadini non è affatto la soluzione.
Pasquale Valentini, Pdcs
E’ importante il giudizio dato dagli organismi internazionali, sarebbe più utile, piuttosto che ricercare colpe su quello che va o non va, invece cercare di capire cosa determina gli effetti, positivi e negativi, che ci sono. Le condizioni: è evidente che il tema su cosa basare lo sviluppo-paese è fondamentale oggi, soprattutto alla luce del passaggio storico che tutti diciamo di volere, che è l’accordo di associazione con l’Ue. Ci dobbiamo per forza unire nel perseguire la sostenibilità economica e non dividere. E’ un focus però che evitiamo come la peste, non riusciamo in questo ambito a trovare un momento di condivisione per valutare questa vicenda che è fondamentale e non è una questione limitata a come si fanno le leggi di bilancio, le variazioni etc.
Perché emerge una difficoltà sulle residenze economiche? Perché sono segnali che non fanno capire bene su cosa fondiamo il nostro sviluppo economico. Se leggo alla lettera ciò che è scritto nella legge, non mi pare si possano produrre effetti al momento. Si parla infatti di soggiorni in strutture di altissimo livello che obiettivamente non esistono ancora nel nostro territorio. Semmai il problema è chi investirà nello sviluppo turistico e nel dare lavoro in questo settore. Avevo detto al Segretario che non era opportuno mettere questo strumento senza prima chiarire questo aspetto, lo strumento in sè non dà effetti, ma dà un segnale che ritengo equivoco.
Altra condizione è quella che non si può continuaire a dire cosa fa a politica per il paese, biosogna dire cosa fa la politica “con” il paese, ovvero con chi sta facendo economia. Non si possono fare innesti senza tenere conto della nostra realtà e come ne risulta l’impatto. Gli operatori economici vanno coinvolti.  Ultima cosa: guardando il Pdl, attenzione alla deriva istituzionale. C’è un abuso di decretazione, non possiamo continuare con l’idea che non si fanno più leggi, ma decreti per cambiare e fare le leggi . È una condizione che fa fuori il congresso, perchè che non si preoccupa più di condividere, e fa fuori il Consiglio e manca di rispetto verso la cittadinanza. E’ una deriva che crea conflittualità nel paese.
Alessandro Bevitori, Libera
In Assestamento di bilancio non ci sono riforme epocali che andranno a cambiare le sorti del paese, in meglio o peggio. Non ci sono prospettive e traiettorie chiare per l’economia del paese, ma ci sono tutta una serie di provvedimenti, alcuni anche interessanti, come la rottamazione dei crediti scaduti, ma se pensiamo di risolvere i problemi di San Marino con queste misure, ‘Certamente no’. Avevo criticato fortemente la proposta sul Des, per due principali motivi: vi era una figura che veniva nominata quale ‘deus ex machina’ del paese e poteva decidere chi poteva entrare e costruire con agevolazioni e chi no, e lo abbiamo ritenuto inaccettabile. Qui per coerenza e onestà intellettuale si deve riconoscere che questo provvedimento ha eliminato queste criticità.  Il nostro Paese può dotarsi di una normativa che preveda che un soggetto possa risiedere fino a 150 giorni a San Marino, come avviene anche in altri paesi. Le potenzialità di questo strumento: abbiamo un problema grave a San Marino, le strutture alberghiere chiudono. Siamo all’anno zero del turismo. Potremo quindi avere lungimiranza nello sfruttare questo strumento per far investire e riqualificare le strutture esistenti. Come Libera presenteremo emendamenti sulle strutture ricettive, per il resto non andiamoci a inerpicare su riforme tributarie, non dobbiamo alzare le tasse, in questo momento abbiamo bisogno di introdurre l’Icee piuttosto.
Matteo Zeppa, Rete
Mi pare di capire che la campagna acuisti da parte della maggioranza continui, come emerge dall’ultimo intervento. Il mantra, quando eravamo in maggioranza, era di coinvolgere i corpi intermedi, ma a dire la verità il Segretario Gatti non lo ha mai fatto, se non a ridosso delle scadenze di approvazione. La  politica deve fare un enorme mea culpa perché continua in questo gioco.  Sono rimasto basito sulle spiegazioni offerte dal Segretario alle Finanze sugli articoli 10-11 dell’Assestamento, e vado dietro al ragionamento fatto invece dal consigliere Valentini che dice che non produrranno effetti da subito. Ma allora, perché la seconda parte del Des la si deve riportare nella Variazione di bilancio? Mi stupisco anche di chi dice che serve una valutazione di tutte le residenze. C’è una delibera che incaricava un legale per produrre una valutazione di questo tipo e istituiva un gruppo di lavoro ad hoc, ma questa valutazione non è mai arrivata in commissione Esteri. Se il Des, quindi Banuelos, non ci sono più, che senso ha avere una residenza di quel genere, se i suoi effetti non saranno prodotti immediatamente? Quale è il target del Segretario per le  Finanze? Dagli emendamenti del governo sappiamo che si parla di alberghi, ma quali sono quelli che offrono gli standard qualitativi previsti dalla norma? Che senso ha se non ci sono questi alberghi a San Marino? Mi stupisce anche il passo indietro fatto da Motus. Qualcuno deve dare qualcosa in cambio forse, non ha senso tenere posizione dicendo che non esiste più il Des.
Fabio Righi, Sds Industria
Ho s
eguito con attenzione il dibattito trovo che questi dibattiti generali siano in qualche modo utili, al netto delle puntualizzazioni sui singoli articoli aiutano a confrontarsi e forse devono esserci più appuntamenti in cui discutere sulle prospettive economiche del paese.
La situazione è certamente migliorata rispetto al passato, oggi il bilancio prevede un attivo seppure di 2 mln di euro. Però questi dati positivi, che si riverberano sul report di Fitch, sono certo dati che non possono portarci a ‘sedere’ sulle situazioni. E’ evidente che il post pandemia e la situazione inflazionistica hanno avuto effetti, ma non si può banalizzare dicendo che le maggiori entrate sono dettate solo dall’ aspetto inflazionistico. Non abbiamo avuto solo un aumento delle entrate, ma l’aumento del numero degli operatori e dei consumi interni e delle transazioni, abbiamo quindi elementi che ci fanno dire che il sistema economico è cresciuto Questo non deve distrarci dal fare qualcosa cui non siamo abituati.  Non possiamo più permetterci di non tenere conto degli aspetti di debolezza evidenziati da Fitch: il settore bancario, un’economia piccola, e quel che abbiamo superato in questi anni ci dice anche che lo abbiamo fatto grazie a una reazione forte dell’economia reale. Se non abbiamo una visione di crescita economica, non avremo banche di qualità che vengono a sorreggere questa crescita economica. Se consideriamo lo strumento delle residenze un elemento di sviluppo economico facciamo un errore: è uno strumento da collocare in una visione di sviluppo economico. Si deve puntare piuttosto su digitalizzazione e innovazione, aspetti che possano portare a un’economia più grande senza confini, in un sistema protetto.
Stefano Giuliaelli, Pdcs
Mi focalizzerei sul nodo delle residenze fiscali non domiciliate. Nel dibattito ho sentito tante posizioni: da chi le definisce una ‘porcheria’, perché danneggerebbero l’immagine della Repubblica o minerebbero il percorso di associazione Ue, e c’è chi nega timori e le ha forse fin troppo esaltate. Io mi pongo in una pozione mediana, cerco di comprendere la portata degli articoli 10-11 per capire elementi di criticità ma anche quelli che possono essere elementi di opportunità del paese. Ho apprezzato l’intervento di Bevitori, essendo un professionista ha confermato che probabilmente sono più le opportunità delle criticità. Rimanendo aderente al contenuto normativo, posso senza dubbio evidenziare che questi due articoli non si pongono in contrasto con l’attuale legge fiscale. E non sono in contrasto con standard e accordi internazionali in materia di trasparenza e cooperazione fiscale. Non andiamo ad impattare in un contesto normativo di fiscalità internazionale che San Marino ha costruito uscendo dalla black list .La definizione di residenze fiscali non domiciliate è chiara, non sono residenze fiscali perché presuppongono un periodo di soggiorno inferiore ai 183 giorni, criterio che qualifica la residenza fiscale. Quali quindi le opportunità? Non sono legate al Des, progetto abortito da questo governo, ma si appoggiano sulla capacità ricettiva e su una offerta alberghiera della nostra Repubblica di alto livello che attualmente non c’è. Ecco perché queste residenze ad oggi sono inapplicabili. Questo però può portare ad opportunità di investimento. Penso non vadano confusi i presupposti e la base di sviluppo economico della nostra società con queste residenze fiscali non domiciliate. La base devono essere il lavoro, le imprese, i dipendenti e i professionisti, non certo schemi di residenza fiscale che possono però portare opportunità, non essere modello di sviluppo economico. Ma sono strumenti per incentivare investimenti e capitali dall’estero. Sui rischi invece di attirare a San Marino imprenditori con attività economiche non limpide o illegali, mi pare a volte si cerchi più di creare allarmismo che altro. Pregherei noi consiglieri di rimanere inerenti ai contenuti della norma. Quanto costruito da San Marino in questi anni non si vuole certo gettarlo via con questi due articoli.

 

 

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