Cooperativa Latte sammarinese in crisi, la replica del Segretario Canti: “Lo Stato ha già fatto molto”

Cooperativa Latte sammarinese in crisi, la replica del Segretario Canti: “Lo Stato ha già fatto molto”

Cooperativa Latte: il Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti fornisce alcuni chiarimenti.

In riferimento all’intervista del Presidente della Cooperativa agricola Latte Sammarinese apparsa sull’emittente SmRtv, credo sia utile, per meglio far comprendere alla cittadinanza, ripercorrere dal principio gli eventi.
Il 14 Ottobre 2015 veniva sottoscritta una convenzione tra il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino e la società “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese” per la cessione e la gestione dell’ex Centrale del Latte e per la concessione in uso dell’immobile e del complesso dei beni aziendali al fine di proseguire l’attività dell’ex Centrale del Latte, con l’impegno da parte della “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese” di mantenere la tipicità dei prodotti sammarinesi. Da qui la Cooperativa ha iniziato ad operare.
Il Decreto Legge 3 Novembre 2015 n.161 ha ratificato gli impegni assunti dalla “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese” con la sottoscrizione della predetta convenzione e in particolare, all’art.4 ha riconosciuto la permanenza per 4 anni della “zona bianca” in favore della Società “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese” al fine di sostenerla durante l’avvio delle attività tramite il regime di esclusiva nella vendita del latte in territorio sammarinese.
Inoltre, è importante precisare che “i costi importanti sostenuti dalla Cooperativa per la ristrutturazione della sede”, da convenzione sono compensati dal mancato pagamento del canone di affitto per l’utilizzo dell’immobile, per un periodo di anni trenta; mentre in riferimento “all’ammodernamento della strumentazione tecnologica” si specifica che la Cooperativa ha richiesto ed ottenuto (come previsto dalla legge sulla Cooperazione Agricola) contributi pubblici a fondo perduto per un importo complessivo pari a € 346.279,22 e mutui per un importo complessivo di € 565.469,20 con garanzie e l’80% degli interessi a carico dello Stato. E’ importante rilevare che, parte del predetto importo elargito come mutuo, precisamente per l’importo di € 238.000,00, è stato riconosciuto alla Cooperativa come anticipo per il pagamento ai produttori del conferimento del latte alla stessa quando diversamente avrebbero dovuto attendere il tempo necessario alla trasformazione e commercializzazione prima di poter liquidare i fornitori (in questo caso i produttori di latte ovvero i soci allevatori). Pertanto non paiono condivisibili le affermazioni del Presidente della Cooperativa quando pubblicamente dichiara “da sette/otto mesi, le cinque aziende zootecniche sammarinesi fornitrici del latte, non ricevono più alcun pagamento”.
Nel merito della proposta presentata dalla Cooperativa in data 17 Gennaio u.s., si rappresenta che la richiesta pervenuta è di far entrare all’interno della compagine della “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese” n.3 Società di diritto sammarinese (di recente costituzione) ed una persona fisica. Su questa istanza, la Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente ha avviato una serie di approfondimenti al fine di appurare, in primo luogo, il rispetto degli atti precedentemente sottoscritti e verificare se l’ingresso di nuovi soci all’interno della Cooperativa, nelle forme indicate nella predetta istanza, possa rappresentare criticità e/o snaturare le finalità della Cooperativa.
Ricordo che la “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese”, ai sensi di statuto, è costituita da un gruppo di soci imprenditori agricoli e allevatori produttori di latte, con la finalità di trasformare e commercializzare latte e prodotti caseari provenienti prevalentemente dagli animali da loro allevati per continuare a mantenere e garantire la tipicità dei prodotti sammarinesi mediante la loro commercializzazione. Questo è lo spirito con cui è nato il progetto imprenditoriale con la sottoscrizione della convenzione, finalità evidenziate in particolare negli articoli 4, 15, 16 e 18.
Un apporto importante, a livello di conferimento di prodotti immessi nella Cooperativa provenienti dai soci già presenti, è venuto meno con la scelta operata da uno dei soci fondatori di convertire la propria attività imprenditoriale agricola, dal settore latte a quello della carne, comportando così il venir meno del 50% del latte conferito alla stessa Cooperativa causando il mancato soddisfacimento della richiesta interna di latte con il conseguente acquisto di latte prodotto fuori territorio sammarinese. L’ingresso di nuovi soci (non produttori di latte), che operano esclusivamente nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti lattiero caseari e più in generale di prodotti alimentari, NON produce, come sostenuto dal Presidente della Cooperativa, “un rilancio dell’azienda e lo sviluppo dei prodotti della filiera locale quale presidio di tipicità sammarinese” ma il venir meno dell’obbligo a carico della Cooperativa di mantenere la filiera locale quale presidio di tipicità sammarinese e quindi la fine del progetto imprenditoriale che vede coinvolti lo Stato e la “Cooperativa Agricola Latte Sammarinese”.
A tal proposito, è bene precisare che, nella logica di volere mantenere viva la filiera sammarinese privilegiando la commercializzazione del latte vaccino e dei prodotti caseari prodotti all’interno del territorio, la convenzione all’art.18, vieta la cessione del contratto a “soggetti operanti all’estero nella grande distribuzione lattiero casearia” e non prevede che tale obbligo sia superabile con un atto autorizzativo del Congresso di Stato.

Stefano Canti (Segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con AASLP): “Tengo a precisare che la Cooperativa è un organismo privato e lo Stato non è coinvolto nella sua gestione se non, nel caso specifico, attraverso la proprietà dell’immobile e del complesso dei beni aziendali attraverso i quali viene gestita l’attività. Ritengo che lo Stato abbia già fatto molto per sostenere il buon funzionamento della Cooperativa. Nella seduta del Congresso di Stato di domani, sottoporrò delle proposte per affrontare la situazione e per fornire una risposta alla risoluzione dei problemi.”.

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