San Marino. DES, Movimento Demos: “continueremo a vigilare”

San Marino. DES, Movimento Demos: “continueremo a vigilare”

Per la forza politica sammarinese il DES era un “progetto estemporaneo”.

“Il progetto di legge che sul Distretto Economico Speciale del quale si è discusso lunedì scorso – spiega in un comunicato il Movimento Demos – un’affollata conferenza alla quale hanno partecipato forze di maggioranza e di opposizione e che oggi doveva essere esaminato in Commissione Finanze è stato ritirato dal governo, anche a seguito della defezione da parte di alcune forze di governo. Demos ringrazia tutti i cittadini, le forze politiche e di categoria con le quali abbiamo costruito una azione politica potente che è riuscita a sfiduciare anche l’ultimo baluardo del Governo: la Segreteria alle Finanze. La battaglia politica sul DES segna quindi l’ennesima sconfitta politica della maggioranza, costretta per l’ennesima volta a fare marcia indietro. Una bolletta “sospesa” ma che, come quelle del Gas, potrebbe pesare prepotentemente e in maniera importante sulle spalle di tutti i cittadini nel prossimo futuro.
Ora che la popolazione sammarinese sembra aver preso coscienza degli aspetti più controversi del PDL, DEMOS profonderà un impegno ancora più intenso affinché ciò che è stato fermato ed uscito dalla porta dell’agenda politica, non ritorni dalla finestra, magari con altri decreti o leggi costruiti ad hoc. DEMOS, da parte sua, si farà portavoce di progetti concreti per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese Progetti che non dovranno basarsi su deleghe in bianco a cavalieri sconosciuti o unicamente allo sfruttamento delle ormai sempre più scarse prerogative fiscali del nostro territorio ma sull’economia reale.
Un progetto estemporaneo della maggioranza fallito per fortuna, un ennesimo naufragio a seguito di una navigazione improvvisata che non ha avuto nessuno sprazzo riformista di rilievo e quando lo ha avuto non si è dimostrata la coesione necessaria per portarli a destinazione. Riassumendo abbiamo una debole riforma delle pensioni, una inesistente riforma del lavoro. Risultano poi ancora assenti la riforma tributaria, l’adeguamento al modello IVA e una riforma della PA orientata all’efficientamento della struttura e alla riduzione dei costi e intendiamo non riduzione dei costi di detersivi e carta igienica nelle scuole ma di beni e servizi di utilità comune.
Per non parlare del dissesto della Azienda dei Servizi e della gestione della Sanità, in particolar modo del servizio territoriale. Ed infine il memorandum con Banca d’Italia e la riforma del sistema bancario fermi a 4 anni fa, dove ancora il processo di cartolarizzazione pare fermo al palo. Sarebbe opportuno e responsabile, prendere atto delle criticità e difficoltà che sta attraversando la maggioranza e di conseguenza il paese. Intanto bisognerebbe abbassare la guardia della presunzione e della competizione politica per poi riuscire ad avviare una profonda riflessione e una diligente ricerca delle capacità riformiste disperse nel Paese, lo diciamo da quando Demos si è costituito.
Il paese non si può più permettere di avere una scarsa forza riformista di Governo perché, oggi più che mai, comprendiamo l’assenza di una visione politica concreta, condivisa e di una inesistente progettualità, e che neanche in un momento storico di difficoltà come quello che stiamo affrontando non è riuscito a coinvolgere tutta la classe politica nell’interesse del paese.
Demos sta lavorando e lottando per riavere una politica al servizio dei cittadini, che abbia una visione di futuro chiara e che riesca valorizzare le capacità e le competenze presenti sul territorio, che ricrei un indirizzo politico determinante per concretizzare una forza progressista riformista, sociale e solidale, che possa determinare e costruire un futuro migliore per il Paese”.

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