San Marino. Il Partito Socialista propone di valutare la creazione di una Dogana Commerciale Sammarinese

San Marino. Il Partito Socialista propone di valutare la creazione di una Dogana Commerciale Sammarinese

Le proposte su Dogana, accordi bilaterali e nuove opportunità per il mondo del lavoro

“Al fine di determinare nuove opportunità economiche, il Partito Socialista – spiega in una nota – ritiene utile svolgere qualificati studi tecnici al fine di verificare costi e benefici rispetto alla creazione della Dogana Commerciale Sammarinese, valutandone l’impatto turistico, sul modello adottato dal Principato di Andorra, Paese confinante con Francia e Spagna. Andorra ricava circa il 65% del suo bilancio proprio attraverso le Dogane locali.

Vale la pena, a nostro avviso, studiare a fondo e da ogni punto di vista, questa opportunità che San Marino potrebbe eventualmente esercitare come Stato sovrano.

Il Partito Socialista ritiene opportuna una rivisitazione degli accordi bilaterali San Marino/Italia sicuramente in materia di idrocarburi e tabacchi, così come sarebbe auspicabile intavolare l’esame dell’opportunità di creare nel nostro Paese, al pari di alcune città italiane e Regioni a Statuto Speciale, un Porto Franco, fissandone a priori opportuni tetti da non superare. Inoltre, si ritiene necessario istituire, in accordo tra Governo e organizzazioni di categoria un paniere di articoli turistici a fiscalità agevolata, al fine di potenziare l’offerta turistica di San Marino.

E’ necessario sfatare il mito “del posto sotto lo Stato”, anche per non rendere insostenibile l’apparato della P.A. in prospettiva e di contro è opportuno predisporre il terreno più fertile per accogliere nel mercato del lavoro le nuove opportunità. Come, ad esempio: Web, nuova tecnologia/Comunicazione digitale; valorizzazione del patrimonio storico-culturale, della Green Economy; della valorizzazione turistica, statuale, gastronomica e cura del benessere   della persona. Il nostro Paese, sfruttando le sue ridotte dimensioni, che comunque non devono mai essere dimenticate, deve puntare a rapporti con entità aziendali e marchi di prestigio mondiale, al fine di sviluppare nel nostro Paese collaborazioni di alto livello e sviluppo di centri di alta specializzazione”.

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