Pubblichiamo di seguito l’indirizzo di saluto del vice decano e ambasciatore d’Italia Sergio Mercuri in occasione della cerimonia di insediamento degli Ecc. Capitani Reggenti.
Eccellentissimi Capitani Reggenti eletti, Signor Filippo Tamagnini e Signor Gaetano Troina, – Onorevole. Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, per la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, – Signor Presidente dell’Unione Parlamentare Internazionale Onorevole Duarte Pacheco, Oratore Ufficiale, – Signori Ambasciatori e Membri del Corpo Diplomatico e Consolare – Signore e Signori,
la ciclicità dell’avvicendamento ai vertici della massima Istituzione della Repubblica di San Marino ci vede oggi nuovamente riuniti per questa Cerimonia di insediamento ricca di significato e sostanza. In assenza del Decano, Nunzio Apostolico e Cardinale Paul Tscherrig, la circostanza odierna chiede al sottoscritto una rapida lettura dell’ultimo semestre che si congiunge con quello che si prospetta. Desidero innanzitutto esprimere alle Loro Eccellenze i migliori voti augurali per un prospero mandato a nome dei membri oggi intervenuti del Corpo diplomatico – consolare accreditato nonché da parte del Presidente della Repubblica italiana, che sappiamo verrà qui presto accolto in visita ufficiale. Oggi siamo ancora una volta riuniti quali testimoni della vasta rete di relazioni esterne saggiamente coltivate con i nostri rispettivi Paesi dalla Serenissima Repubblica di San Marino, sempre attenta a contemperare l’affermazione della sua plurisecolare identità con una lungimirante opera di contatto e scambio con il mondo intero, di cui beneficia anche la stessa Comunità internazionale. In tale ottica leggiamo con compiacimento l’impegno in atto di questa Repubblica per aggiungere a tale solida construzione di rapporti anche l’adesione, quale Stato Associato, ad una Unione Europea presente e aperta al confronto. Sono sicuro che l’esito del cammino intrapreso e l’impegno profuso arricchiranno questa popolazione e le sue componenti sociali ed economiche e, mutualmente, le tante altre comunità con cui essa é in contatto. Tale processo negoziale di Associazione gode, Eccellentissimi Capitani Reggenti, di un vasto sostegno nel nostro continente e confidiamo che il risultato sia ormai alla portata. Sul piano globale la recente Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York e l’SDG Summit hanno visto nuovamente la partecipazione di San Marino, consapevole del commune obiettivo della riforma del Sistema multilaterale. Essa si rivela indispensabile per l’affermazione di quei valori e principi che travalicano la dimensione geografica continentale e ci accomunano tutti nella famiglia degli Stati, a fronte di tante e gravi violazioni della pace e della sicurezza, di cui l’invasione dell’Ucraina é stata l’esempio più eclatante. La capacità di accogliere e coinvolgere coloro che cercano rifugio o anche solo lavoratori stranieri é un segno distintivo di cui San Marino può giustamente andar fiera. D’altronde tale sintonia con i principi del Sistema delle Nazioni Unite é conforme ad elementi fondativi di questa Repubblica. Li ritroviamo a ben leggere “in nuce” già nella narrazione originaria dell’itinerario del Santo Marino dalla costa Dalmata alla sponda alto – adriatica e poi all’interno di questa penisola. I richiami a principi di solidarietà, laboriosità, rispetto della dignità umana sono alla base della convivenza civile, poi trasposti nella moderna visione del diritto internazionale. Tali principi si evincono infatti emblematicamente dal Manoscritto alto medioevale di quest’opera che, custodita a Torino – ma con numerosi legami a territori europei – contiamo di portare ed esporre qui presto per la prima volta nella sua storia. La perseveranza in detti valori originari della più antica Repubblica di fronte alle sfide interne ed esterne – dal confine sempre più labile anche per Stati di grandi dimensioni – é l’augurio che rivolgiamo quindi alle Loro Eccellenze per un proficuo lavoro e per il bene dei cittadini della Serenissima Repubblica di San Marino.