Legge aborto, Uds preoccupata: “Pare non basti vincere un referendum con il 77,3% dei voti per avere una legge laica e rispettosa delle scelte personali delle donne”

Legge aborto, Uds preoccupata: “Pare non basti vincere un referendum con il 77,3% dei voti per avere una legge laica e rispettosa delle scelte personali delle donne”

“Agli sgoccioli dei termini di legge è stata convocata per domani, venerdì 22 luglio, la Commissione che avrà il compito di redigere il testo definitivo di legge sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG), recependo la volontà popolare espressa con il Referendum del 26 settembre scorso”.

Inizia così una riflessione dell’Unione Donne Sammarinesi relativa al progetto di legge sull’interruzione volontaria di gravidanza.

“Arriviamo a questo appuntamento affaticate, fortemente preoccupate e non vogliamo nascondere alla cittadinanza i nostri timori.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di leggere i proclami ed i comunicati di diverse forze politiche e del Comitato Contrario “Uno di noi”. 
Dalle dichiarazioni sono emersi elementi che sconcertano: l’ideologia antiabortista – sconfitta al Referendum senza se e senza ma – che non vuole riconoscere alla donna lo status di persona capace di intendere e di volere, e di decidere autonomamente su un aspetto fondamentale della propria esistenza come la procreazione, pare non si voglia fermare neanche davanti alla stragrande maggioranza della cittadinanza (più di 3 sammarinesi su 4) che la pensa in maniera diametralmente opposta.
A queste forze politiche e a quelle rimaste all’inossidabile “voto di coscienza” sembra che non ci sia stato un Referendum!
Abbiamo letto di percorso obbligato ad ostacoli finalizzato a “far sentire in colpa” più che ad informare, di cimitero dei non nati, di diritto del padre che di fatto è il “permesso” del padre, di associazioni pro-vita nei servizi sanitari, di obiezione di coscienza estesa a tutta l’ISS, incluso il personale amministrativo ecc.
Pare non basti, dopo 18 anni di lotte, vincere un Referendum con il 77,3% dei voti per avere una legge laica e rispettosa delle scelte personali delle donne.
Un vero e proprio tavolo allargato di confronto, auspicato da UDS con tempistiche e modalità adeguate, non è mai stato convocato e, in questi ultimi giorni, c’è molta agitazione perché manca un testo unitario e condiviso. Il tentativo è quello di redigerlo a poche ore dalla Commissione! Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

Noi saremo presenti alle sedute della Commissione, invitando tutti ad esserci; ascolteremo il dibattito dalla Tribunetta e forniremo alla cittadinanza un resoconto dettagliato sulle proposte presentate.
Ci auguriamo di non vedere il solito teatrino delle bandierine e dei compromessi al ribasso fatti all’ultimo minuto e non mancheremo di segnalare chi non ha saputo dimostrare responsabilità e serietà politica, oltre che rispetto della volontà popolare” conclude la nota.

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