La politica a San Marino non può interessarsi dell’amministrazione della giustizia solo quando il Paese ha specifiche pressioni dall’esterno, come è avvenuto – sentenza Brunelli – nel caso del mancato procedimento contro i guardaspalle di Marco
Bianchini, nonostante la specifica denuncia dell’imprenditore Claudio
Vitalucci.
All’interno c’è, ad esempio, il caso Banca del Titano: oltre 16 milioni di euro di danni arrecati allo Stato, ancora non risarciti. Detta banca adesso si chiama San Marino International Bank (Smib): 5 milioni erogati da Banca Centrale, non si sa sotto quale Presidenza e quale Direzione, ed ancora, a quanto pare, non restituiti.
I vertici della Smib, commissariata, sembra che – oltre a figurare in qualche fascicolo del Tribunale di San Marino – siano oggetto anche di indagini esterne.
Perché la Commissione per gli Affari di Giustizia non si è mai occupata del caso? La interpellanza presentata da alcuni consiglieri (Foschi, Mancini, Morganti, Selva) il mese scorso potrebbe fornire l’occasione per rimediare, sulla base, anche in questo caso, di una sentenza Brunelli: quella relativa al processo Pace, ex direttore Bdt.
Leggi l’articolo di Marino Cecchetti pubblicato su L’Informazione di San Marino